ROMA. “La nettissima bocciatura degli italiani alla controriforma della carta costituzionale e le dimissioni del premier Matteo Renzi impongono uno immediato stop al decreto legislativo 177/2016 che da gennaio porterà alla cancellazione del Corpo forestale dello Stato. Occorre fermarsi, rimettere la palla al centro e discutere seriamente di riforma del sistema sicurezza”.
Lo afferma Marco Moroni, segretario generale del Sapaf, il maggior sindacato per numero di iscritti del Corpo forestale dello Stato.
“Come forestali – dice Moroni – abbiamo partecipato attivamente alla campagna per il No al referendum sia perché ritenevamo pericolose le modifiche alla Costituzione proposte e sia perché, a nostro avviso, occorreva dare un segnale al governo per fermare la nostra assurda soppressione e il nostro innaturale accorpamento coi carabinieri. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle il modo autoritario e privo di coinvolgimento delle rappresentanze con cui si è voluta imporre la controriforma del comparto sicurezza. Siamo stati protagonisti e testimoni di una pessima riforma, quella dell’apparato della sicurezza, varata da questo governo e abbiamo dato il nostro contributo per impedire un’altra riforma sbagliata”.
“Non era e non è oggi più possibile – conclude Moroni – far pagare un prezzo così alto ai forestali. Quindi, prima della sua concretizzazione, prima che a rimetterci siano 8 mila famiglie, occorre sospendere subito l’attuazione dei provvedimenti firmati dal ministro Madia. Noi non molleremo sino alla fine e siamo pronti a depositare gli oltre 2 mila ricorsi presentati dai forestali per far saltare comunque la riforma. Ci auguriamo che il governo uscente e soprattutto quello che seguirà addivengano, da questo punto di vista e non solo, a più miti consigli”.
[sapaf]
E perchè mai? Bello mischiare cavoli con tondini di ferro. Peccato per voi non siate il Cnel. Fortunati noi che non siate il Cnel.