PISTOIA. Giacomo Del Bino ci invia:
RENDICONTO 2013 COMUNE DI PISTOIA: SINTESI DELL’INTERVENTO M5S IN AULA
IL DISAVANZO complessivo è di 1.235.000 Euro, richiede un intervento di copertura contabile per circa 2,1 milioni. Ciò è la somma di due risultati negativi: quello relativo alla gestione di competenza e quello relativo alla gestione residui. Il risultato negativo della gestione di competenza indica che nel 2013 si sono avuti problemi di tenuta strutturale e ciò è fonte di preoccupazione anche per i revisori dei conti. Questi dati sono preoccupanti, ma ancor più è il fatto che tale disavanzo sarebbe stato più elevato se non ci fosse stato un avanzo dal consuntivo 2012 di circa 1,6 milioni di Euro.
Da notare anche le notevoli discrepanze rilevabili tra bilancio di previsione, assestamento e chiusura: un balletto di cifre che lascia intendere un monitoraggio insufficiente. Da fine maggio 2014 il Comune di Pistoia è in anticipazione di cassa e questo – essendo cosa assai rara per noi – è un campanello d’allarme che porta a richiedere un controllo più stringente degli equilibri di bilancio.
Entrate e uscite dovrebbero venir stimate con ancor maggior attenzione: errori vi sono stati, per esempio, nelle stime sul consumo di energia elettrica, per le pulizie, per l’autoparco, circa le entrate relative alle contravvenzioni al codice della strada e i proventi del servizio di polizia municipale. Ci auguriamo di non ricevere sorprese circa le entrate relative ad Ici e Tasi.
Da un analisi del documento di Benchmarking – che compara i Comuni toscani capoluogo di provincia (ed altri di grosse dimensioni) attraverso oggettivi indicatori finanziari – risulta che solo Viareggio e Montevarchi hanno stabilito, come Pistoia, l’addizionale massima Irpef (0,8%); che la nostra capacità di recupero evasione su diversi tributi è tra le più basse, mentre molto alta è l’incidenza dei trasferimenti correnti dello Stato, della regione ed altri enti. Pistoia è, inoltre, la città Toscana con la maggior incidenza nella spesa delle funzioni di istruzione pubblica ed una tra le prime per spese per la cultura, i trasporti e il settore sociale: ciò può essere apprezzabile, ma necessario appare il perseguimento di risultati di prestigio ed il mantenimento di elevati standard di servizio.
Il parere – quindi il voto – del M5S sul rendiconto 2013 del Comune di Pistoia è contrario.
ACQUISTO AZIONI COPIT: SINTESI DELL’INTERVENTO M5S IN AULA
IL M5S RITIENE giusto che l’amministrazione mantenga pubblica la gestione dei beni comuni (acqua, trasporti, rifiuti), anche se notiamo come non in tutte le occasioni tale scelta è stata perseguita con uguale enfasi e coerenza. Anche a nostro avviso l’azienda Copit è strategica per tale fine istituzionale e quindi è doveroso per il Comune acquisire il 50% delle azioni, al fine di divenire forza di maggioranza e quindi soggetto principale nelle scelte da compiere.
Detto questo, ci sembra però fuori luogo acquisire un numero di azioni che superano la quota necessaria al raggiungimento del risultato: acquistando le azioni dei comuni di Agliana e Quarrata (per una spesa complessiva di circa 270.000 Euro) già superiamo il 50% della quota, quindi riteniamo inutile acquistare anche quelle di Larciano (per una spesa ulteriore di 43.000). I principali dubbi su questa operazione sono: gran parte dei costi relativi all’acquisto delle azioni sono imputate nel bilancio preventivo 2014 del Comune di Pistoia sulle alienazioni e gli oneri; la convenienza circa l’acquisto delle azioni è stata definita a seguito del preconsuntivo, secondo il quale il bilancio Copit 2013 dovrebbe essere in seppur lieve utile d’esercizio, contro un 2012 (sulla base del quale viene definito il valore delle azioni) in perdita d’esercizio per circa 1.400.000 Euro.
Pare quindi che per il Comune di Pistoia sia un affare certo. Perchè, allora, non attendere l’assemblea dei soci Copit che si riunirà venerdì 27 giugno proprio per approvare il bilancio? Perchè anticipare i tempi? Avremmo preferito esser certi che il miglioramento dei conti dell’azienda non sia avvenuto a scapito dei dipendenti, degli utenti, o della sicurezza dei mezzi. Avremmo voluto vederci chiaro prima di acquistare più quote rispetto a quelle strettamente necessarie.
Il parere – quindi il voto – del M5S sull’acquisto di azioni Copit da parte del Comune di Pistoia è di astensione.
Giacomo Del Bino
Portavoce M5S Pistoia