MONTECATINI. I Cobas, rispetto a un intervento della Presidente della Provincia Fratoni (vedi), scrivono:
La Presidente della Provincia, dopo la celebrazione di un processo penale, si permette in modo quanto mai generico ed allusivo di etichettare come “comportamento sicuramente ostile e poco rispettoso” l’accaduto di allora. Un cittadino di un paese “normale” rimarrebbe perplesso nell’accorgersi che un personaggio politico, intervenendo in qualità di rappresentante delle Istituzioni, abbia particolari o specifici titoli per valutare dei fatti, parametrandoli ai canoni del rispetto e della buona educazione.
Nel caso specifico, la celebrazione del processo ha permesso di escludere qualsiasi profilo penale del fatto. Il che significa che il comportamento del delegato sindacale — dal punto di vista della sua rilevanza pubblica — era legittimo e veniva esercitato nel pieno rispetto della libertà di pensiero e di parola, come da art. 21 della Costituzione. Questa è la “notizia” e in tutto ciò è contenuto il punto di reale interesse per la cittadinanza.
Una volta che il giudice ha chiarito la reale consistenza della questione e cioè che il nostro delegato non aveva assolutamente alcuno scopo intimidatorio né offensivo nei confronti delle dipendenti provinciali (vedi sentenza) è del tutto fuori luogo l’appello della Presidente della Provincia all’educazione ed al rispetto. Chi, per usare le parole del Presidente, opera quotidianamente “pur con ruoli diversi” nei pubblici servizi, come il nostro delegato Cobas, può testimoniare come nell’esercizio della propria prestazione lavorativa, anche a causa della personale esposizione, sia spesso destinatario in modo sistematico non di ironici “applausi”, ma di ingiusti attacchi da parte dell’utenza, spesso degeneranti anche in espressioni colorite, epiteti volgari, minacce, fattispecie che sarebbero — queste sì — concretamente perseguibili.
Non pare che di questo si sia tenuto conto, a giudicare dalle sicure e solenni espressioni di condanna del Presidente e dalle successive e immediate azioni intraprese, a riprova del fatto che un certo dissenso, rispetto a scelte che sono e rimangono squisitamente politiche, non veniva gradito né tollerato.
E comunque anche la nota in risposta al nostro comunicato non può che riconfermare l’arroganza e la superficialità della Presidente Fratoni, il cui intervento ha fatto sì che il nostro delegato, oltre a doversi sobbarcare le spese legali, fosse a suo tempo sanzionato con un giorno di sospensione dallo stipendio e minacce varie da parte dell’Azienda.
È facile per chi presiede la Provincia utilizzare la Procura per intimorire i lavoratori che non condividono le scelte politiche dell’Amministrazione, visto che le spese legali saranno poi a carico dell’intera collettività e non di chi ha promosso la denuncia, che di tasca propria non dovrà sborsare nemmeno un euro.
Complimenti Presidente per la Sua alta dirittura morale!
[cobas – provincia pt]
Sulla vicenda segnalo una mia considerazione e valutazione espressa in un blog al seguente link:
http://pclpistoia.blogspot.it/2014/11/arroganza-del-potere.html