• Per chiarezza delle reciproche posizioni occorre chiarire che gli ultimatum da 5 giorni per quella sorta di baraccone squinternato che sembra essere la giunta-disgiunta di Agliana, erino (imperfetto viareggino del verbo essere) due.
• Il primo lo avevamo dato noi di Linea Libera a Pedrito perché, pur presente all’aggressione di Ciottoli ai danni di Alessandro Romiti, si era limitato a sukare il caffè. Fatto del 31 agosto scorso. Ultimatum scaduto: perciò pubblicazione del tutto come promesso. La vedete sotto.
• Il secondo ultimatum sembra lo avessero dato gli ex-leghisti di Agliana Civica, sempre per chiedere l’esecuzione di Sir Ciottoli. Scadenza fra due giorni, ghigliottina prevista per mercoledì prossimo. Per questo vedremo e misureremo l’efficienza dei fuoriusciti.
PE’ SSAPÉ LA VERITÀ
CHE SSUDÀHA CE’È DDA FFÀ!
Chiedere e sperare di avere risposte dai campioni di democrazia e legalità del Comune di Agliana, è come tirare sassi in cielo: li riprendi tutti sul capo.
Volevano – le cosiddette destre, piene di spocchia – arare il Comune e seminare il sale sull’amministrazione di sinistra dei rivoluzionari della resistenza al nazifascismo: ma Benesperi & C. sono diventati peggiori dello stalinismo storico. E per giunta hanno aperto all’inciucio, instaurando un regime di culilinguo con Pd, altre forze e cattocomunisti dell’apertura e dell’integrazione dei clandestini e delle terre spalancate.
Non contenti di aver tradito tutte le dichiarazioni preelettorali e gli impegni assunti per rovesciare il malgoverno di sinistra a Agrùmia, ci hanno denunciato sostenendo di essere vittime di nostre aggressioni di ogni tipo.
Noi che aggrediamo, capite? Noi: non Sir Ciottoli, notoriamente squadrista e non solo con il nostro Alessandro Romiti. In una riunione di maggioranza, infatti, circa un anno fa, sembra che sia dovuto intervenire il consigliere Fabrizio Baroncelli (l’avvocato Topolino…) per frenare l’Agnellone che si era avventato su Silvio Buono con un cazzottone. Ma questo è il mondo alla rovescia, come scriviamo ogni giorno mentre nessuno ascolta.
Intanto la lettera anonima che ci era stata inviata, la abbiamo girata – come promesso – a procura, prefetto, questore e colonnello dei CC. Non servirà a niente, ma il nostro dovere di demistificazione lo abbiamo fatto e con orgoglio. Alla faccia di tutte le menzogne ciottolo-aveto-benesperiche-piddìn-catto-inciuciste mellettose di Agrùmia.
Toccherebbe al duo La Pietra-Pira metter fine a queste vergogne (e alle famose quanto inefficienti «autorità costituite» del Gip Patrizia Martucci) sanzionare a dovere non chi chiede legalità e trasparenza come Linea Libera, ma chi di queste due cose fa vera e propria «carta igienica monovelo».
E l’avvocato Topolino intervenne a dividere…?