LIMESTRE. Ieri giornata di festa grande alla Dynamo Camp di Limestre.
Questa struttura – meravigliosa – accoglie bambini e famiglie con patologie gravi e offre loro un momento di sereno svago abbinato alla terapia: insomma, una gran bella realtà in questo mondo così funereo e poco incline alla generosità.
Quegli spazi, un tempo recente, erano occupati dalla Smi che produceva, fin dagli inizi del 900, materiale bellico specializzato in munizionamento, e che occupava migliaia di persone, fin a quando un sindacato ideologizzato, miope e stupido che voleva “riconvertire” la fabbrica ad usi pacifici tanto fece e ha fatto, da ridurre la fabbrica a “fabbrichetta” con produzione di laminati e lenta e inarrestabile decadenza. Tanto per dire: voler “riconvertire” il Duomo di Firenze in granaio. Qualcuno ci ha provato a ridurre le chiese in granai, in una certa parte del mondo, ed abbiamo visto il miserabile finale…
Padrone della Dynamo è l’ing. Manes, non sappiamo se in proprio o, molto più semplicemente, anche per conto di altri. Manes è anche un proprietario della Kme Italia che produceva – accanto alla Dynamo, a Campo Tizzoro, fino al 2006, anno della sua chiusura – laminati, anche negli stabilimenti di Fornaci di Barga, prossimi a chiudere, e a Serravalle Scrivia. La Kme Italia è parte di questa multinazionale che svolge le sue attività anche in Francia, Germania e Cina.
Sulla idiozia dei sindacati torneremo un giorno a parlare. Al momento possiamo solo dire che l’impoverimento della Montagna è “anche” opera loro.
Oggi, dicevamo, è giorno di festa grande nell’oasi della Dynamo per tutti coloro che vorranno visitarla e con il cuore ci siamo anche noi per ciò che rappresenta.
Con il cervello, però, leggendo sulle cronache locali che nel 2013 questa struttura ha ricevuto più di quattro milioni di euro in beneficenza, ci viene da pensare che l’attività è svolta nel più completo riserbo, il territorio della Montagna non ne ricava alcun beneficio in termini di occupazione, di indotto e di vera valorizzazione del territorio.
Un tempo si chiamava “riserva Smi”, oggi si chiama Oasi naturale, ma più o meno la fruibilità del territorio è preclusa e se ciò sia un bene o un male non sappiamo dire.
È tutto oro quel che riluce? Qui potremmo solo dire che se la gestione dell’immenso territorio che si estende per due Comuni (San Marcello e Piteglio), un tempo era condotta “padronalmente” e con i criteri di allora da Orlando, oggi sembra che qualcosa sia solo formalmente cambiato, ma la sostanza resti la medesima.
Con la differenza che se Orlando, prima di stufarsi, dava da campare a centinaia e centinaia di persone, Manes e la sua Dynamo non occupano neppure venti unità a tempo pieno. Il resto è gratis, cioè volontariato puro.
La cosa ci fa riflettere, tanto più continuando a porre attenzione a quei quattro milioni e passa di euro, frutto di volontarie elargizioni, incassati nel 2013.
Allora, in breve:
- la finalità del progetto è immensamente bella
- le elargizioni volontarie immensamente grandi per qualità e soprattutto per quantità
La Montagna, forse, non potrebbe partecipare più direttamente a questa lodevole iniziativa ricavandone anche un giusto ed equo vantaggio?
Per il momento può, soprattutto nelle occasioni importanti, alzare gli occhi verso il cielo per contare gli elicotteri che atterrano.
La domanda si ripropone in tutto il suo significato: ma è tutto oro quel che riluce?
alla melandri gli crescano le grinze, ma in compenso alla boschi gli orecchi.
comunque chiedete le cose a loro: ci sentan bene tutte e due. più di renzi.
Mi propongo di rinfrescare le precedenti trattazioni, davvero utili alla miglior comprensione del quadro di insieme. Colpisce osservare che la spesa media procapite per ogni bambino ospitato (e non siamo in una clinica specialistica, ma in una residenza estiva) è di esatte 617 euro al giorno. Capperi! (Avrebbe detto mio zio)
http://quarratanews.blogspot.it/2013/07/il-dinamismo-della-dynamo-camp-parte.html
http://quarratanews.blogspot.it/2013/07/dynamo-camp-e-decalogo-di-west-point.html
Alessandro Romiti