«E GIÙ NUOVE CEMENTIFICAZIONI E STAZIONI DI SERVIZIO TAMOIL!»

Il palazzetto di Sant'Agostino
Il palazzetto di Sant’Agostino

PISTOIA. Come si legge dai giornali, è stato approvato nel dicembre 2013 un progetto dell’amministrazione per il quale, avendo quest’ultima nel 2010 venduto alla società Sirtam (presieduta dall’ex segretario generale del Comune di Pistoia Raffaello Lenzi) il fondo adiacente al palazzetto, si è stabilito di costruire a breve un’altra stazione Tamoil sul fondo suddetto.
Premesso il fatto che a pochi metri già sorgono distributori di cui uno già targato Tamoil, il dato rilevante è che ci troviamo dinanzi ad una amministrazione che non riesce a valorizzare i gioielli della città.
Invece di proporre un progetto di parcheggio per i tifosi locali ed ospiti che spesso si trovano a dover lasciare la macchina in via Maggio e adiacenti, si sceglie piuttosto di costruire una stazione di servizio che non è funzionale alle esigenze cittadine, essendoci già aree di rifornimento a pochi metri e che non è funzionale allo sport ivi praticato, disincentivando altresì i tifosi a partecipare in quanto hanno serie difficoltà nel parcheggio.
Sant’Agostino non è proprio la zona più verde di Pistoia e una stazione di servizio è una cementificazione inutile e dannosa.

Pistoia vanta due società sportive che stanno vivendo e facendo vivere ai pistoiesi momenti importantissimi. Cosa intende fare l’amministrazione per valorizzare lo sport? A quali progetti di investimento sta pensando? Non possiamo abbandonare le nostre squadre ma anzi dobbiamo investire sul loro futuro.

Francesco Cipriani
Portavoce Fdi-AN Comune di Pistoia
Simone Magnanelli
Lorenzo Galligani

 

FA PIACERE SE I TIFOSI INIZIANO A SVILUPPARE

UNA COSCIENZA URBANISTICA ED ESTETICA

 

di FABRIZIO GERI [*] 

 

Il pozzo disseccato in via Zamenhof
Il pozzo disseccato in via Zamenhof

PISTOIA. Leggo e condivido interamente le proteste e lo sdegno dei tifosi del basket relativamente al nuovo distributore di benzina Tamoil, quello previsto accanto al PalaCarrara. Fa piacere se i tifosi iniziano a sviluppare davvero una coscienza urbanistica ed estetica, civile in generale: io sono con loro ma li invito anche a non guardare solo ciò che succede accanto al palazzetto.

Lo sport unisce i tanti sentimenti della città, per questo motivo esorto i giovani tifosi ad unirsi a chi denuncia i vari problemi che riguardano la comunità. Affinché non avvengano più gli errori del passato (e del presente), compiuti appunto nell’indifferenza generale: gli ecomostri del Campo di Volo e di Valdibrana, le agghiaccianti palazzine affiancate alla chiesa michelucciana de La Vergine, cancellando peraltro un giardino, e varie cementificazioni colate a casaccio tipo viale Adua e area Pallavicini solo per citarne alcune.

In merito all’ulteriore distributore che la Sirtam del buon Lenzi, ormai indiscusso leader del mercato carburanti, si accinge ad aprire a Sant’Agostino, pongo l’attenzione sulla sorte dei pozzi e delle vasche situati nei pressi dell’area in questione.

Sono pozzi e vasche che riforniscono le autobotti per l’irrigazione del verde pubblico e dei vigili del fuoco. Rimarrà una servitù per il comune e continuerà ad essere possibile il prelievo idrico per i vari servizi pubblici?

Ricordo un precedente molto grave, che dovrebbe suggerire al comune la massima attenzione: il pozzo di via Zamenhof, che anche nei periodi di siccità alimentava le autocisterne, è stato letteralmente seccato, causando un disagio non da poco alla gestione di questo servizio.

Non si sa nemmeno se il prosciugamento di quella strategica vena d’acqua lo abbia determinato il cratere-piscina olimpionica ammirabile da anni all’ex Breda (altro grande risultato della politica cementista locale) o gli scavi per il ben più modesto ma ugualmente indecente edificio appiccicato sulle mura (complimenti a chi l’ha autorizzato).

Vorrei in definitiva capire se in futuro la falda presso il nuovo distributore sarà disponibile per usi pubblici non potabili oppure se l’acqua si dovrà emungere dall’acquedotto mettendola così pericolosamente in competizione con le utenze cittadine.

La faccenda è delicata e seria, dovrebbe interessare tutti, anche i cosiddetti renziani, che l’unica volta che sono intervenuti nel dibattito pubblico lo hanno fatto con una polemica ridicola e scorretta, quella sul parcheggio dell’ospedale. Ridicola perché fu proprio il Pd a volere a tutti i costi e ad imporre il project financing (con tutte le sue conseguenze); scorretta perché non si può chiedere ad un’azienda che ha già sviluppato un business plan, dopo 7 anni, di cambiarlo solo per raccattare i voti del malcontento.

[*] – Cittadino del mondo

redazione@linealibera.it

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