E RADDRIZZATELO QUEL CARTELLO!

Il cartello di Casamarconi
Il cartello di Casamarconi

PISTOIA-MONTAGNA. Non tutti sanno che il Comune di Pistoia dispone di un ampio territorio montano oltre che collinare, comprendente frazioni come Cireglio, Casamarconi oppure Cassarese al confine con il territorio comunale di Piteglio.

Tale mancata conoscenza in buona parte della cittadinanza è dovuta anche al fatto che sono debolissimi, soprattutto negli ultimi anni con l’accentuarsi della crisi, i segni della presenza dell’amministrazione comunale in tali zone, con il venir meno di tanti servizi importanti dall’abbassamento della saracinesca per attività con prodotti di prima necessità alla chiusura di uffici postali e filiali bancarie. Sembra quasi che l’unica ragion d’essere di tali territori sia il mantenimento, grazie a loro, di certe percentuali di verde di cui un ente locale secondo la normativa deve disporre.

Così, oltre ad un dibattito con possibile referendum nel Comune di Pescia, verificatosi negli anni scorsi, per trasferirsi nella provincia di Lucca (questione storica bollata dai soliti “ultrà del palazzo” come campanilistica, senza analizzare i reali motivi della vicenda), o più recentemente riguardo all’ipotesi del Comune di Abetone nella provincia di Modena (bollata dai frettolosi come una provocazione), abbiamo assistito ad esempio all’intenzione di buona parte della cittadinanza di Pracchia, altra frazione montana del Comune di Pistoia, di traslocare nel Comune di San Marcello Pistoiese secondo una posizione più che comprensibile: nella sostanza “O questa frazione viene amministrata come si deve, secondo le sue specificità montane, o ce ne andiamo con chi è in montagna come noi!”.

Facendo un giro in automobile tra le frazioni di Casamarconi e Cassarese, piacevole soprattutto d’estate o nel primo autunno, ci possiamo accorgere della situazione. Poche attività, pochi servizi. Addirittura il cartello stradale di Casamarconi da tempo malmesso, che certo non offre un buon biglietto da visita dell’Amministrazione comunale nei confronti di residenti o turisti. Diciamolo allora in dialetto pistoiese, a Palazzo di Giano: “Oh, almeno il cartello, raddrizzatelo!”.

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