ecomostro-revampig 2. INCENERITORE PER L’OCCUPAZIONE E CON L’OMBRETTO AGLI OCCHI

Altre notizie affiorano da sotto i banchi del consiglio. Quando il sindaco “sognava” e non era ancora epigastralgico e ruminante anche sull’inceneritore


Era un angelo è diventato un diavolo?

 

La prima parte è qui: ecomostro-revampig 1. benesperi dice no: spera di salvarsi così? ma il rilancio sarà alla fine possibile grazie al teorema-mazzanti: «a tutto fuoco, compagni avanti!»

 

AGLIANA. Prima di proseguire nel commento della Commissione ambiente, ci piace pubblicare un paio di mail che attestano il benesperi-pensiero sull’inceneritore, di oltre un lustro fa. Molti ritengono che Benesperi non avrà molte difficoltà a ringambare, anche soggiogato dal sindaco-ombra Agnellone: del resto due falsi testimoni come loro, dimostrati in atti, che problemi avranno a rinnegare un argomento così stravecchio come l’inceneritore di Montale.

Le presentazioni hanno raggiunto l’acme del delirio argomentativo con la più genuina beffa, quando l’ing. Paolo Cecchin di Hera ha spiegato che l’impianto di via Tobagi verrebbe anche rimodellato nell’involucro, al fine di una sua armonizzazione con il contesto paesaggistico: insomma Hera assicura l’indoratura della pasticca a suon di ombretto. Ma dunque, il tecnico non era stato informato delle denunce dei medici e della forte polemica aperta nel territorio di Agliana dall’impianto?

Non sapeva che tentare di indorare la pillola sarebbe stato un atto provocatorio: davvero non l’hanno avvisato che tale argomento avrebbe irretito di più i commissari tutti, oggi (apparentemente) contrari all’impianto?

Una corrispondenza proveniente dall’allora genuino consigliere di opposizione Benesperi, oggi filoschleiniano. Allora era molto critico anche sulla procura: appena un lustro fa. Ci aveva visto benissimo, come vi abbiamo dimostrato in seguito con le archiviazioni ricevute dai Comitati ambientalisti

Ancora una lettera di Benesperi che era di un focoso antiinceneritorista: siamo nel maggio del 2018, ma poi il potere l’avrà cambiato?
Alfredo Fabrizio Nerozzi chiede il contributo dell’Ordine dei Medici e la pubblicazione dell’Indagine epidemiologica

È stato poi il consigliere Fabrizio Nerozzi che ha esordito citando bene e meglio la pericolosità storicamente riferita dai medici di MG Ferdinando Santini e Guido Pastacaldi recentemente scomparso, ma che hanno gettato una pesante ipoteca sulla presenza di una crescente quota di malattie tumorali ambiente-correlate. L’ordine dei Medici dovette insediare anche una specifica commissione ambiente che riesumiamo qui.

Come non sottolineare la posizione contraria di Vannuccini (quello del “libro dei morti” della consiliatura commissariata da Rino Fragai): con il suo “no”, Vannuccini ha finalmente dato un segno di ravvedimento e rovesciato i “banchi nel tempio” emulando quel Gesù che gli schleiniani hanno incarnato nello zio baffone.

Ma la parola più pesante di tutte è stata quella del sindaco che ha ricordato le sue storiche posizioni d’avversità all’incenerimento come solide e provenienti da lontano: chi scrive era suo fidato amico e consigliere specifico nella materia ambientale e sa bene di quello che parla rammentando con perfettamente le riunioni fatte con appunti e note da opporre ai vari Franceschi, Fragai, Perruccio, e numerosi inceneritoristi protagonisti.

Se la posizione del Benesperi sarà mantenuta e portata con un voto contrario in consiglio (ma i colpi di scena sono sempre possibili con lui: dipenderà dalle lenticchie, dunque non fateci la bocca) mancherà il voto unanime richiesto dal CdA della società Cis che dovrebbe indire i bandi*.

Il sogno di Luca Benesperi nel 2010, ancora genuino. (Parte 1- apparso su I Fogli Iod)

Il sogno di Luca Benesperi (parte 2)

Un blackout tecnico che vedrebbe bloccare la farsa dell’ipotesi di una rigenerazione dell’impianto che cambierebbe da un revamping (ammodernamento) a un reconditioning (cambio di destinazione d’uso con demolizione e smaltimento) come ha spiegato lo stesso Cecchin, sorpreso per come assediato da domande per lui insolite.

Cecchin, probabilmente, non ha inteso perché i commissari andavano a scavare sulle problematiche estranee e circostanti all’impianto tal quale e cioè: la bonifica dell’area (le ceneri sepolte in discarica), i ristori (ma se l’impianto è innocuo, perché i ristori al Betti?), la salute pubblica (l’indagine epidemiologica diceva il Franceschi è conclusa, è in Regione in qualche cassetto e c’è scritto che: tutto va ben, madama la Marchesa, ma non ve lo devo dire io: [dunque stia zitto!])**.

Il dottor Beppino Montalti e il past President Egisto Bagnoni verranno al consiglio comunale aperto a illustrare la posizione dell’Ordine dei Medici?

Insomma un vero bosco a baccano con una richiesta spietata del Nerozzi di avere un consiglio comunale dedicato esclusivo e con la partecipazione della cittadinanza, e per non farsi mancare nulla, anche un richiamo all’inerzia ventennale della Procura della Repubblica che ha assicurato il più “basso profilo” dell’impianto portato al massimo nella celebre archiviazione Gambassi.

È chiaro che, vista la temperatura presente in sala, il consiglio aperto, sarebbe evento esplosivo che permetterà di riesumare numerosi episodi di malagestio del gioiellino di via Tobagi, sul quale, il quarratino Mazzanti ha ricordato che “non ha mai fatto un atto”, e che, con il rinvio e l’arrivo di una giunta demokrat ad Agliana nel giugno 2024, avremmo raggiunta l’unanimità richiesta dalla Statuto.

Mazzanti ha così confermato il detto che la cacca, più la tocchi e più puzza! incitando strategicamente in Pd a “sedare e sopire” le divampanti polemiche.

Del resto – e quì ritorna benissimo il nostro archivio storico – nessuno ricorda che sulle obsolete tecniche di incenerimento c’è stato e proprio a Pistoia il 2/3 dicembre 2011 un decisivo convegno nazionale sugli “Impianti di incenerimento”. Non sarebbe il caso di rispolverare l’interessante dibattito, anche richiamando la questione dell’impianto di incenerimento di Scarlino, nient’affatto tenuto in basso profilo dalla Procura grossetana?

*: una misura coercitiva e vessatoria ideata per qualche eventuale Sindaco riluttante a aderire, remissivamente, alle indicazioni degli altri due comunisti e così piegare la testa.
**: sempre il Sindaco Benesperi nella commissione ambiente del 30 dicembre 2021 disse al Bartoli che si sarebbe interessato in Regione per riportare a casa l’indagine. Avete visto qualcosa dopo quasi due anni?

(parte seconda – fine)

Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]


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