Il C.R.E.S.T. (Comitato Regionale Emergenza Sanitaria Toscana), Rete dei Comitati e dei Movimenti Toscani, che riunisce le entità che seguono – Associazione Zeno Colò, Associazione difendiamo l’ospedale di Volterra, SOS Volterra, Comitato Elba Salute, OGM Gruppo d’Opinione in Movimento di Pitigliano, Comitato per la Sanità nella Valle del Serchio, Montagna Pistoiese. È qui che voglio vivere, Comitato in Difesa del Cittadino di Barga, Comitato difesa Ospedale Serristori Figline Valdarno, Comitato Salute Casentinese Bibbiena, Comitato pro ospedale di Cecina, Movimento “Laboratorio di idee coglierne il fiore” Fivizzano, Comitato pro ospedale Pontremoli, Zeri nel Cuore, Gruppo Cittadini della Maremma No alla Sanità Privata – ha inviato la seguente lettera aperta a tutti i candidati Sindaco della Regione:
Il CREST, Comitato Regionale Emergenza Sanità in Toscana è un comitato di cittadini apolitico ed apartitico che unisce 15 comitati sanitari costituitisi spontaneamente nelle zone periferiche della Toscana e considerate a torto “marginali”, con lo scopo di tutelare il diritto alla Salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione.
La riorganizzazione della sanità Toscana resterà famosa ed incisa nel bronzo per essere stata redatta da un “non eletto” ed attuata con una semplice Delibera di Giunta Regionale: la 1235/2012. Un atto, che per sua natura non è passato al vaglio del Consiglio Regionale, l’organo preposto dalla Costituzione in cui si forma la volontà legislativa espressione dei cittadini. La delibera è stata inoltre emanata in assenza del nuovo Piano Sanitario Regionale atteso ormai dal 2012.
Marco Remaschi, presidente della IV Commissione sanità del Consiglio Regionale ed il Presidente dello stesso Consiglio regionale Alberto Monaci hanno più volte evidenziato negli ultimi mesi questa situazione come un pericoloso vuoto normativo.
Il Collegio di Garanzia Regionale ha dichiarato recentemente illegittima la formulazione del nuovo Piano Sanitario presentato dalla Giunta, configurandosi come una ratifica di scelte già fatte ed attuate, senza il preventivo coinvolgimento del Consiglio Regionale, cioè del nostro Parlamento.
La Toscana non ha quindi ancora adottato il nuovo atto di programmazione sanitaria obbligatorio per legge.
Nel frattempo, le direttive della delibera 1235/2012 – che non è stata pubblicata sul Burt, la Gazzetta Ufficiale della Regione – sono state imposte ai sindaci toscani tramite Patti Territoriali promossi anche dall’ “Uncem Toscana”.
Non sempre purtroppo i cittadini sono stati messi a conoscenza delle riorganizzazioni in corso. A Pistoia, ad esempio, la Conferenza dei Sindaci si è riunita il 17 giugno e solo il 22 novembre del 2013, cinque mesi dopo, il patto territoriale è stato reso pubblico nell’Albo Pretorio del Comune di Pistoia.
Alla luce di quanto descritto, in un quadro istituzionale frammentato ed incerto, senza un indirizzo chiaro, chiediamo ai candidati Sindaci di tutti i Comuni toscani che rinnovano il Consiglio Comunale alle prossime elezioni amministrative che si attivino affinché:
- venga convocata al più presto la Conferenza dei Sindaci per ridiscutere i “Patti Territoriali”, là dove siano accertate situazioni peggiorative ed in alcuni casi attuate precedentemente alla loro approvazione;
- venga altresì convocata la Conferenza dei Sindaci per riesaminare i patti territoriali in modo che in ogni territorio della regione, ed in particolare nelle zone più fragili perché periferiche, montane o insulari sia tutelato il diritto alla Salute ed in particolare siano garantiti e rafforzati i presidi ospedalieri, con particolare riguardo alle strutture d’urgenza, in modo da garantire tempi d’intervento rapidi e rientranti nella “golden hour”;
- si facciano garanti presso i cittadini della divulgazione e trasparenza delle decisioni prese in Conferenza dei Sindaci;
- venga svolto un serio monitoraggio dove siano coinvolti anche i cittadini, le associazioni di volontariato, i comitati interessati alla Sanità pubblica, i medici di famiglia, i pediatri di base, i sindacati ed ovviamente gli operatori sanitari;
- nelle Conferenze dei Sindaci si svolga una verifica attenta dei risultati conseguiti dalla ASL di riferimento e del raggiungimento degli obiettivi assegnati ai direttori generali e ai dirigenti;
- si facciano garanti affinché la ASL di competenza sia trasparente in merito a bilanci e rendiconti, bandi di gara e concorsi, collaborazioni con strutture sanitarie private, tempi di attesa per le cure, confronto con la società civile;
- si impegnino a non far incrementare le assunzioni di personale amministrativo quando manca personale sanitario;
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chiedano presidi per cure intermedie, controllino che le Case della Salute attivate siano efficienti e non siano sostitutive di reparti o strutture ospedaliere già funzionanti;
- chiedano che l’attuale numero dei posti letto 2,7 per 1000 abitanti (inferiore a quello richiesto dalla spending review di 3,7) sia ampiamente ripensato e che ai tagli nel pubblico non si sopperisca con l’incremento dei posti letto nelle strutture private convenzionate;
- tuteli il diritto alla salute come bene pubblico e controlli che gli investimenti vengano fatti nelle strutture pubbliche;
- in ogni territorio della regione sia garantita l’assistenza socio-sanitaria alle fasce più deboli della popolazione (disabili, bambini ed anziani);
- che ogni distretto abbia assistenza pediatrica 24/24h e sette giorni su sette.
- Nella speranza che queste nostre considerazioni possano dar vita ad un proficuo confronto con i cittadini, porgiamo a tutti l’augurio di buon lavoro.
Il Presidente del Crest
Valerio Bobini
Recapito: Località Marciano 30 – 52011 Soci (Ar)
valerio.bobini@libero.it