AGLIANA. L’asfaltatura delle strade è la campanella che solitamente annuncia l’avvio della campagna elettorale e in questi giorni, ad Agliana, vi sono molti cittadini che vedono interventi di manutenzione strade che vengono accompagnati ad altri interventi ordinari, qual è il taglio dell’erba degli impianti sportivi (peraltro tagliata dai soliti pensionati a forfait dopo tre anni e ancora fatta senza alcuna assunzione dei tanti giovani disoccupati) o il riassetto dei prati e delle aiuole del Parco Pertini.
Insomma ad Agliana, l’ordinario diventa “straordinario” e i cittadini si chiedono che cosa stia accadendo.
Alcuni osservatori spiegano che si tratta dell’avvio della campagna elettorale per la tornata amministrativa del 2019, quando Mangoni si dovrà giocare il tutto per tutto anche considerando l’ipoteca della probabile fusione con Montale, atto giudicato “forzato” nei ristretti termini dei due anni che mancano al giugno 2019, ma indispensabile per consociare in un gruppo più solido il residuo che resterà del P[artito] D[ominante] dopo l’emorragia dei cittadini nauseati dalle vicende di questi anni.
Il disimpegno del commissario Fragai dall’Ambiente è infatti ritenuto un atto di accredito al Mangoni: la delega per l’Ambiente (che investe le vicende dell’inceneritore di Montale) permetterà al giovane Sindaco di giustificare le accresciute competenze e di qualificarsi come più maturo, così accrescendo il pedegree amministrativo per chiedere alla cittadinanza il raddoppio del mandato. What else? (Ma perché i politici del Pd non dicono mai in chiaro che cosa pensano autenticamente?).
[Alessandro Romiti]
