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PISTOIA. La campagna elettorale entra nel vivo, e i social network funzionano da grande contenitore virtuale per i pensieri, gli sfoghi, le lamentele che il cittadino computerizzato vuole far arrivare alle orecchie del proprio candidato o del candidato che detesta.
È indubbio il fatto che chi si è “sporcato” le mani per cinque anni parta, sotto un certo punto di vista, svantaggiato. Se però abile nel presentarsi vergine, come se fosse caduto dalle nuvole (come un Renzi qualsiasi dopo tre anni di governo), può far convergere su sé stesso un′importante quantità di consenso.
Samuele Bertinelli, detto il giovane, ha tale capacità, ma potrebbe non bastargli. Il problema che un amministratore locale incontra, e che invece non incontra un amministratore nazionale, consiste nella visibilità e nella macroscopica dimensione delle questioni problematiche che si presentano sul territorio amministrato.
A Pistoia, tanto per fare un esempio, è impossibile nascondere il problema del nuovo insediamento rom in Piazza Oplà, il quale crea disagi agli abitanti della zona e ai turisti.
Non è possibile rendere invisibile tale questione, trattandosi, tra l’altro, di una città piuttosto piccola, le cui beghe presenti nella zona nord (per dire), sono vissute quotidianamente anche da chi vive nella zona sud, ovvero nella parte opposta della città.
Diviene dunque di fondamentale importanza la cura dei particolari, delle singole persone. Lo diviene, inevitabilmente, l’attenzione prestata alle richieste di ognuna di quest’ultime, senza tralasciare alcun particolare che potrebbe rivelarsi alla fine decisivo nella conquista della fiducia della maggioranza.
Riportiamo una protesta avvenuta via Facebook sulla pagina del social network che sponsorizza Samuele Bertinelli. Trattasi di una signora che denuncia lo stato di abbandono del quartiere Casermette, allegando una foto che ritrae l’erba incolta cresciuta sull’asfalto sotto i palazzi, per la precisione nove palazzi enormi in cui vive un rilevante numero di anziani.
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È profetica la protesta della signora, la quale annota che a molti cittadini, come gli anziani in questione, poco importa del Pistoia Blues o della targa Capitale della Cultura. Queste persone, per ragioni anche evidenti, ritengono fondamentale la cura di piccoli dettagli che per loro possono rivelarsi vitali.
Il pezzetto di asfalto sotto il proprio palazzo infestato da erbacce, che diviene inutilizzabile per sgranchirsi le gambe, è uno dei suddetti particolari che farà addirittura spostare l’ago della bilancia da una parte o dall’altra. Quindi dalla parte del candidato uscente o di quella del volto nuovo.
Abbiamo sempre parlato dei problemi di mancanza di ordine e di sciatteria diffusa, ma evidentemente, anche in una città che non arriva a 90mila abitanti, qualcuno ha ritenuto che tali questioni fossero di second’ordine.
Oggigiorno paga la lingua dritta e l’operosità concreta. Gli annunci e le massime vuote di significato, tipici dei filosofi, sono passati di moda.
[Lorenzo Zuppini]
Erbaccia Lorenzo?…del resto, è praticamente impossibile fare una manutenzione ordinaria decente con soli 83 dipendenti (….) che fanno capo al verde urbano e cantieri comunali no? Certo, possiamo obbiettare che non se ne vede in giro uno….ma sicuramente stanno lavorando per noi…
Massimo Scalas