In un “Post doloroso ma doveroso” il militante pistoiese spiega i motivi della sua scelta: “Un autogol clamoroso in questo momenti storico cercare una alleanza elettorale con forze pronte a superare da sempre la dicotomia destra-sinistra”. “Continuerò a portare sul territorio la causa dei comunisti in maniera autonoma e slegata da logiche di partito”
PISTOIA. Roberto Billo Bardi ieri sabato 6 agosto ha rassegnato le sue dimissioni da tutte le cariche ricoperte all’interno del Partito Comunista. “Una scelta combattuta e sofferta – commenta – ma necessaria, vista la mia totale contrarietà all’ultimo pass aggio in chiave di alleanze elettorali.
Tesserato dal gennaio 2017, responsabile della Provincia di Pistoia Bardi nelle ultime elezioni amministrative era il candidato sindaco del Partito Comunista-
“Per 5 anni — spiega in un lungo post su facebook — credo di essere stato un militante esemplare, attenendomi rigorosamente alla disciplina di partito anche quando non ero d’accordo su alcune scelte.
Arriva però il momento nella vita di un uomo, a maggior ragione se ci si professa comunisti, di dire basta perché credo che oltre certi limiti non si possa andare: cercare un alleanza elettorale con forze che sono pronte a superare da sempre la dicotomia destra-sinistra (ho semplificato al massimo per non essere troppo prolisso) è, secondo me, un autogol clamoroso in questo momento storico.
Non voglio entrare nel merito di chi siano gli alleati del PC, dico solo che fino ad ora ho combattuto per fare si che alcuni di questi personaggi non trovassero spazio nei nostri ambienti e ad oggi continuo a rivendicare con forza questa scelta.
Specialmente per me che, fino a 2 mesi fa, ho condotto a viso aperto una campagna elettorale nella mia città dove sono andato in giro a dire tutto il contrario mostrando senza vergogna i simboli della classe lavoratrice, la falce e martello”.
“Esco fuori dal Partito Comunista ben conscio del fatto che fuori da qui non esiste niente (basti vedere quel che sta succedendo con Unione Popolare, ennesimo carrozzone inutile che vedrà la sua fine subito dopo la tornata elettorale) ma altrettanto consapevole — aggiunge — che o si ricrea una base sociale solida con la quale poter marciare uniti o saremo per sempre relegati ad essere minoritari nella vita politica e sociale del paese”.
Non sparirò, la mia volontà — conclude — è quella di continuare a portare avanti sul mio territorio la causa dei comunisti in maniera autonoma, slegata da logiche di partito che, in questa fase, non mi rappresentano.
Coerente con me stesso, come lo sono sempre stato, fino alle estreme conseguenze. Per chiunque voglia continuare a lavorare con me sa dove trovarmi”.
Andrea Balli