elezioni. SERRAVALLE, IL COMUNE DELLE MILLE COMMEDIE

Serravalle Pistoiese

Egregio Direttore,
Serravalle è da sempre un comune che si distingue per originalità, specialmente in politica.

Così accade che a pochi giorni dal voto per l’elezione del sindaco le carte si rimescolano e tutto diventa più confuso, agli occhi dei cittadini meno scafati, oppure diventa finalmente più chiaro per quelli più attenti.

Mi spiego meglio.

Potrebbe sembrare strano per qualcuno che Ermanno Bolognini, consigliere di opposizione, stia facendo campagna elettorale per Patrizio Mungai e, in particolare, per il candidato consigliere Daghini. Strano certo, ma si spiega con l’esclusione dolorosa di Bolognini dall’altra lista, per cui lo stesso prepara un amaro calice di vendetta alla lista civica di Lunardi.

Potrebbe sembrare strano per qualcuno che Gianni Catalano, consigliere di maggioranza, renziano di ferro ma eliminato da Mungai, stia facendo campagna elettorale per Piero Lunardi e, in particolare, per la candidata Gargini, cugina di quella  Gargini, consigliere di maggioranza uscente, ora schierata con tutta la famiglia sull’altro fronte, con una conversione politica a 360 gradi.

Potrebbe infine sembrare strano che diversi ex assessori ed ex sindaci Pci-Pds-Ds-Pd abbiano deciso di mollare Mungai al proprio destino, ma si spiega con l’attesa della sconfitta del sindaco uscente per passare poi alla riconquista di posti di prestigio all’interno del Pd per tornare infine al timone del comune.

Insomma una bella commedia degli equivoci. E poi ci si sorprende se la gente non va più a votare?

Con stima

Ferdinando

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2 thoughts on “elezioni. SERRAVALLE, IL COMUNE DELLE MILLE COMMEDIE

  1. C’è gente che finalmente capisce come vanno le cose… e cioè che con questa lista di Lunardi, sia che vinca sia che perda, non cambierà proprio niente! Il comune sempre in mano al pd sarà!

  2. Ovvia, qualcuno ha rotto il ghiaccio e ha trovato il coraggio di parlare.non siamo tanto grulli e abbiamo in mano il potere del voto, ricordatevelo lunardi e mungai. si può anche stare a casa per protesta, per esempio così i voti non vanno a nessuno dei due.tanto per quello che può cambiare. mi domando: ma il centrodestra sta a guardare?

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