SERRAVALLE P.SE. Le ultime elezioni a Serravalle hanno visto, dopo 70 anni, la vittoria di una lista civica con persone di centrodestra.
Per soli cinque voti il candidato Piero Lunardi ha prevalso, su Eugenio Patrizio Mungai. Le ragioni della sconfitta, vanno ricercate in errori di poca comunicazione della precedente giunta e l’apatia della politica di sinistra Serravallina, sicura che avrebbe vinto a l’infinito, oltre anche una campagna elettorale non “condotta al meglio”.
Urgono due considerazioni, anche se a l’interno di questa lista ci sono persone apolitiche i principali candidati e consiglieri sono politici legati al centro destra di lungo corso, come Gorbi e Bardelli.
Il sindaco Lunardi pur essendo una persona seria, secondo noi, non ha esperienza per amministrare un comune cosi complesso, come quello serravallino: c’è da pensare che il vero sindaco sarà il vice Dott. Federico Gorbi. Prima di insediare la giunta, vorremo rivolgere due domande a Piero Lunardi, è vero che in campagna elettorale il suo cellulare era sempre libero e rispondeva ai cittadini?
Ci giunge voce da alcune persone, che già da ora, è impossibile contattarla, ma soprattutto ci deve spiegare, cosa ne pensa dei valori della resistenza, dell’immigrazione e se manterrà il codice etico degli amministratori con i redditi privati online, ma sopratutto se è al corrente che su Facebook girava un post di un suo consigliere, postato nel 2013 e tolto alcuni giorni fa, dove era presente una foto di Mussolini e inneggianti al regime fascista con affermazioni molto critiche sugli emigrati.
Circolo Rifondazione Comunista Serravalle Pistoiese
Il Comunicato firmato da Rifondazione ci impegna in una nota pertinente.
Da osservatori esterni non possiamo che considerare il “ricambio” come una grande opportunità di discontinuità gestionale, recisione delle ramificazioni di interessi venali e non che, appunto, si sono consolidati nel territorio di Serravalle.
Il primo “banco di prova” per il Sindaco Lunardi, sarà sicuramente la nuova e diversa attenzione che sarà portata sulla discarica del Cassero: lì avremmo esempio di una fattiva azione di probabile discontinuità di indirizzo del Comune.
Infine, non ce ne voglia Daghini, ma si sbaglia, e fortemente, a dire che “all’interno di questa lista ci sono persone apolitiche”. Diversamente e probabilmente, tali persone sono “a-partitiche”, visto che, come spiega il buon profeta Zanotelli, anche scegliere una marca di acqua minerale in un banco del supermercato è un atto eminentemente politico.
Auguri sinceri al Comune e ai cittadini di Serravalle.
[Alessandro Romiti]