PISTOIA. Della chiaroveggenza, intesa come capacità di vedere ciò che altri non sanno notare, difficilmente saranno in possesso i turisti (molti, secondo stime fatte da persone non di parte) che intendono e intenderanno visitare la nostra città.
Dunque, altrettanto difficilmente potranno intuire che si tratta della Capitale della cultura per l’anno 2017 se, oltre a non avere poteri magici, non noteranno particolari che permettano loro di intuirlo. Noteranno però certamente molto altro. Purtroppo.
Noteranno ad esempio, salendo sul campanile in Piazza del Duomo, un tappeto bianco di bancarelle che coprono l’intera area sottostante, anziché esser furbescamente dislocate in altre zone del centro città completamente sgombre, ottime per accogliere gli ambulanti. Addirittura, data la vista assai poco invidiabile, c’è chi si è rifiutato di pagare i sette euro per la salita degli scalini del campanile.
Salterà all’occhio esperto del turista, nostrano e non, l’assenza di un qualsiasi sito internet dove poter carpire informazioni se non addirittura prenotare le visite negli invidiabili luoghi pistoiesi, con il risultato di non poter in nessun modo organizzare la visita alla nostra città, con certe “sorpresine” che li attendono una volta arrivati.
Fino a quando le chiese rimarranno luoghi cristiani (dove si prega stando seduti o al massimo in ginocchio ma con la schiena eretta), avremo il piacere di entrarvi per ammirarne il raro spettacolo. A Pistoia tutto ciò avverrà casualmente, perché non esistono delle indicazioni stradali che portino gli avventori a destinazione. Dobbiamo pregare affinché ciò avvenga?
A proposito di chiese. È normale che in una città italiana, dove le chiese sono opere d’arte e le stesse fondamenta culturali, rimangano aperte durante la giornata per poche ore, senza che non sia intercorso alcun accordo tra il Comune e la diocesi per garantirne l’accesso ai turisti in ogni parte della giornata?
Si deve inoltre ringraziare un gruppo di volontari di una onlus, i quali si prodigano sia nell’accoglienza dei turisti nel Battistero, sia nella manutenzione del campanile (vedi sistemazione della rete che impedisce ai piccioni di entrarvi).
Non è tutto: la Fortezza di Santa Barbara, non che a noi piaccia sparare sulla croce rossa, è aperta solo la mattina, impedendo a chiunque voglia visitarla di recarvisi durante il pomeriggio.
Il flusso di turisti vogliosi di scoprire Pistoia è notevole. Cosa accadrebbe se la città fosse meglio organizzata, rendendo più agile la sua visita, dando la possibilità a chicchessia di organizzarne la visita anche da casa, prenotando, evitando traffico davanti ad un bancone, dando posti gratuiti ai turisti che si muovono in macchina e garantendo sicure aree per il parcheggio a coloro che si spostano in camper?
Lo sapremo solo vivendo. Anzi no, votando.
[Lorenzo Zuppini]