emergenza sicurezza. CONTRO LA FABBRICA DEL DISUMANO

migranti da ospitare

PISTOIA. Sospinta dal vento che spira da tanta Europa anche a Pistoia è arrivata, soprattutto da qualche mese, l’aria dell’emergenza sicurezza, per cui sembra che improvvisamente il problema principale sia quello securitario di cui si attribuisce la responsabilità soprattutto alla presenza degli immigrati ed in particolare di quelli che la legge “Bossi/Fini” considera illegali facendone “gli scarti” degli ultimi.

In questo quadro l’esperienza di accoglienza di Vicofaro e Ramini impedisce ad alcune decine di giovani di entrare nel sistema della clandestinità, di cui approfittano le organizzazioni criminali che vogliono sfruttare al massimo gli immigrati: quindi, questa accoglienza che va oltre quella prevista dalle leggi, per quanto può, contribuisce alla convivenza civile e umana nella città di Pistoia.

Don Biancalani

Invece, la destra al governo della città e altre zelanti “autorità”, condannano l’accoglienza umana degli “scartati” contribuendo a spingerli nella clandestinità che — questa sì — contribuisce a determinare disperazione e conseguente insicurezza.

Capiterà un giorno che anche le persone che, come noi, vogliono restare umane verranno dichiarate illegali?

Come Rete 13 Febbraio di Pistoia esprimiamo la nostra solidarietà al parroco Massimo Biancalani oggetto di continui attacchi e con le donne del movimento globale Non Una Di Meno diciamo: “No patti con dittatori e signori delle guerre; No lager; No soldi per coprire violenze, stupri e torture; No rapine delle risorse del sud del mondo; No produzioni e commercio di armi. Perché tutto questo sì è illegalità, quella vera e globale”.

[Rete 13 Febbraio Pistoia]

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