PITEGLIO. Il Sindaco Marmo, passata l’emergenza legata al lungo black out che ha interessato anche il suo territorio comunale, ha tracciato un bilancio del lavoro soffermandosi sulle criticità emerse e sulle debolezze del sistema:
Dopo le ore complicate e convulse del black out qualche riflessione è d’obbligo. Bisogna riconoscere che l’evento meteorico è stato del tutto straordinario. Viene da dire “menomale non si sono verificati danni alle persone” e per nostra fortuna non si sono verificati. Le cose e il territorio hanno sofferto parecchio però… e ora è tempo di bilanci. Quelli sui danni alle cose ma soprattutto quelli sulle criticità emerse a seguito del Black Out e sulle debolezze del sistema che le ha gestite.
Il giudizio su Enel è su due livelli: l’azienda, sia nella componente dirigenziale che in quella operativa, va elogiata per l’impegno, l’abnegazione e la gentilezza che ha saputo mettere in campo in queste ore difficili. Ci sono persone che hanno lavorato per ore e ore prodigandosi per la risoluzione dei problemi.
A fronte di questo impegno si è avuta, purtroppo, la percezione di una assoluta mancanza di coordinamento così come di una sostanziale non conoscenza delle reti e degli impianti. Questo quadro ha determinato approssimazione negli interventi e incertezza sui tempi di risoluzione dei problemi. Insomma in queste ore ne abbiamo viste un po’ di tutte… dalle cabine esplose perché i generatori erano sovradimensionati, ai generatori sottodimensionati e da asportare immediatamente perché non in grado di fornire l’energia necessaria, al gasolio per alimentarli che non c’era, ai cavi troppo corti che non consentivano di raggiungere la linea salvo scoprire che in alcuni casi bastava sollevare un interruttore per ripristinare il servizio diverse ore prima.
Viene da pensare che la struttura Enel sia perfettamente in grado di gestire l’ordinario ma che sia assolutamente inadeguata a padroneggiare una emergenza di queste proporzioni con il raziocinio che sarebbe necessario.
Con il senno di poi dico anche che il Comune deve incrementare la propria capacità di gestione delle situazioni di emergenza. Sarebbe stato forse opportuno attivare il Coc, cosa che non è stata fatta, anche solo per alimentare una piccola rete di protezione nei confronti delle fasce deboli.
Lo abbiamo fatto in modo informale attivando le associazioni del territorio ma riconosco che una maggior strutturazione ci avrebbe consentito di far meglio. D’altronde l’esperienza aiuta a comprendere e a far meglio e ci siamo già messi in moto per rafforzare la rete delle protezioni e delle solidarietà in caso di bisogno.
Un ringraziamento per concludere. Alle associazioni che ci hanno aiutati e ai cittadini per la pazienza. In questi giorni abbiamo ricevuto critiche e ringraziamenti. Le critiche sono gradite perché ci daranno modo di migliorare, i ringraziamenti di più perché ci danno la percezione che tutto il nostro impegno, che garantisco è stato tanto, qualcosa è riuscito a produrre almeno in termini di contenimento del senso di abbandono.