esposti all’amianto. SU LACUNE DECRETO OCCORRE COESIONE POLITICA E SINDACALE

Una vecchia immagine

PISTOIA. L’annoso tema riguardante il riconoscimento dei “Benefici” concessi ai lavoratori esposti all’amianto vede oggi realizzarsi i primi accrediti contributivi a 94 lavoratori.

Lo stesso iter interesserà le domande inviate all’Inps da quei lavoratori entrati in azienda nel periodo “a cavallo” con la scoibentazione del tetto, ovvero, dal 1987 al 1990.

Nel frattempo i metalmeccanici dell’Unione Generale del Lavoro UGL di Pistoia, per parola del loro segretario Tiziano Fabbri, richiedono a tutti i soggetti politici e sindacali di unirsi, convergere e prepararsi ad affrontare quella che dovrebbe da subito essere la fase successiva – dice Fabbri: “Basta farci i complimenti l’uno con l’altro, sappiamo tutti quanto ci è costato in termini di impegno l’arrivare a questo primo risultato, è stato un enorme sforzo comune !!!

L’ingresso della ex Breda

“Ora dobbiamo pensare a chi è stato penalizzato da quel decreto, per farlo occorre l’impegno di tutti e per tutti intendo tutte le sigle sindacali Fim/Fiom/Uilm/Ugl e tutti i soggetti politici pistoiese eletti da sinistra a destra”.

“È solo mettendo assieme tutti ad un unico tavolo che potremo trovare le soluzioni più idonee, far modificare il decreto e renderlo prima possibile utile a risolvere una vera e propria discriminazione fatta al diritto alla salute perché la salute, il bene più prezioso al mondo, è un diritto di tutti i lavoratori e non di una sola parte”.

 Con queste parole Fabbri si riferisce al mancato riconoscimento per i lavoratori delle ditte dell’indotto (soggetti che hanno operato ed operano con le medesime mansioni dei lavoratori AnsaldoBreda oggi Hitachi) agli operatori delle ditte addette ai servizi (vedasi le pulizie) e non in ultimo ai pensionati.

Il richiamo all’unità può e deve essere quell’elemento risolutivo che sicuramente porterà il miglior risultato nel minor tempo possibile.

[vittoria — ugl pistoia]

 

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