La procura della repubblica di Pistoia ha oggettive difficoltà a riconoscere le firme della gente. Ed è per questo che, anche in passato, ai tempi di Giuseppe Manchia, se ne sono viste di tutti i colori. Ecco un ulteriore “esempio critico” sostenuto da una sostituta che, pur provenendo dall’Agenzia delle Entrate, ha seri problemi nel distinguere la differenza che passa tra un fornitore e un contribuente…
Ai tempi del Pm Dell’Anno all’archivio andava il 98% delle querele.
Oggi saremo più o meno al 96… Tutto cambia, perché tutto resti com’è?
PISTOIA IN OGNI COSA È SEMPRE AL BIVIO:
SI MANDA AVANTI OPPUR VA NELL’ARCHIVIO?
«Io voglio del ver la mia donna laudare |ed asemblarli la rosa e lo giglio: | più che stella diana splende e pare, | e ciò ch’è lassù bello a lei somiglio»… e inizio così con una “sublimazione della figura femminile” per narrare a tutti qual sia la famosa giustizia terza e imparziale della procura pistoiese.
Ecco i fatti:
- Il 12 febbraio 2020 la questura di Pistoia riceve una querela presentata per scritto da parte di una giovane nata il 21 gennaio 2002 e residente a Pistoia.
- La ragazza narra una strana storia e sottolinea che la zia, per parte di padre, ha, in ipotesi, circonvenuto il genitore mentre era in gravissime condizioni di salute all’ospedale (persona disabile e soggetta a dialisi, ricoverato), producendo e registrando all’Agenzia delle Entrate, un falso preliminare di compravendita con il cui perfezionamento parte de patrimonio del padre sarebbe stato sottratto all’eredità della querelante.
- Da quello che si può desumere nella sostanziale verità dello svolgimento dei fatti, il nuovo procuratore capo, Tommaso Coletta, da poco entrato in carica ma subito pronto a dichiarare al Tirreno che lui stava lì per aiutare la «gente comune», affida il caso a Luisa Serranti.
- Nella querela si indicano come ipotesi di reato la circonvenzione d’incapace (art. 643 cp), la falsità materiale commessa da privato (art. 482 cp) e l’uso di atto falso (489 cp).
- In data 11.11.2021 la sostituta Serranti avanza al Gip una richiesta di archiviazione, opposta dal legale della querelante: ma alla fine il risultato non cambia, perché il tutto finisce, come al solito, nel cestino della cartastraccia. Eppure…
- Eppure vi sembra che queste due firme possano appartenere alla stessa persona o non vi sfiora un qualche dubbio che qualcosa non torni?
Secondo voi queste due firme sono della stessa persona?
La sostituta Serranti ha ordinato la perizia grafica sulle due firme, ma – e questo è un antico ricordo che fa luce sul modus operandi della procura pistoiese – alla fine non si è cavato il classico ragno dal buco. Per cui:
- La persona gravemente ammalata e ricoverata in stato di catatonìa sembra che abbia potuto, senza problemi, decidere – in piena autonomia – sia di promettere una parte del suo patrimonio immobiliare alla sorella, sia di firmarle un assegno da 13 mila euro senza esserle debitore.
- La figlia, che si è fatta avanti, è stata messa in cattiva luce in ogni maniera perché… Per mille problemi che qui non intendo affrontare, dal momento che investono forse vergognose questioni attinenti al concetto di uguaglianza e di non discriminazione di cui all’art. 3 della Costituzione.
Sulle perizie grafiche della procura di Pistoia, mi torna poi in mente una famosa storia che vi narro per illuminarvi sul santo tempio della giustizia pistoiese e sulle sue capacità di discernimento.
È la storia di Liana Vettori, per la quale basta ripercorrere le cronache in La Nazione-Pistoia e Il Tirreno-Pistoia/Prato del 7 dicembre 2007.
Liana Vettori, con la semplice licenza elementare, si era iscritta, presso la Camera di Commercio di Pistoia, al ruolo dei periti e degli esperti. In séguito, si era presentata al Tribunale di Pistoia, e con due diplomi post-laurea dell’Università Internazionale della Nuova Medicina di Milano (Uim: istituto non statale né riconosciuto dallo Stato – un po’ come la laurea del ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, pupillo di Claudio Curreli) si era accreditata come perito e consulente del giudice civile e penale.
Dal 1999 veniva chiamata a pronunciarsi – in termini di vero o falso – sul disconoscimento di firme comparenti su contratti, assegni, fideiussioni, testamenti e altro.
Sono convinto, però, che anche altri Ctu dovrebbero essere sottoposti a un più severo esame sia sul versante delle capacità, sia su quello, molto più delicato, dell’attendibilità nelle risposte peritali… Sono stato chiaro?
A questo punto – e senza addentrarmi in ulteriori sconcertanti particolari – chiedo (e domando anche ai padroni delle nostre vite del Terzo Piano de tribunale di Pistoia, dove fin troppi fanno quello che vogliono e con la santa approvazione del Csm, consiglio superiore della magistratura –; chiedo, dicevo, in che misura dobbiamo concedere il bollino di fiducia a una magistratura procurale che, vista da vicino, commette (stando alle stesse dichiarazioni ufficiali di Coletta al Canto al Balì di don Manone di Tvl) almeno un 26% di errori di valutazione sui casi che le passano fra le mani.
Voglio sottolineare solo che, grazie alla indiscutibile competenza della sostituta Serranti circa la distinzione fra fornitore e contribuente, la corrottissima amministrazione comunale di Quarrata e del sindaco Mazzanti se la sono passata liscia senza dare alcun chiarimento circa gli impegni economici del Comune nei confronti di Tv Pistoia Libera, che doveva appartenere agli assistiti dell’Aias-Apr-Maic, ma che, di fatto, si è tartarughescamente trasformata in impresa familiare. E talmente piena di conflitti di interesse, che la figlia di don Manone, Paola (detto per i giornalisti iscritti all’albo e per i presidenti dell’ordine Carlo Bartoli e Giampaolo Marchini) intervista il babbone, Luigi Egidio, sulla famosa crociera per assistiti Maic a cui partecipò, in presa diretta, anche Licia Donatella Messina, la prefettA che non risponde a nessuno.
Laudate Dominum omnes gentes | Laudate eum, omnes populi | Quoniam confirmata est | Super nos misericordia eius, | Et veritas Domini manet in aeternum, e per chi non sa il latino: “Lodate il Signore, nazioni tutte. Lodatelo, popoli tutti. Perché egli ha consolidato La sua misericordia su di noi, E la verità del Signore dura in eterno”.
Ma, detto tra noi, speriamo che non sia vero, altrimenti siamo fritti…
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
UNA PROVINCIA DI FALSARI?
Firme false a Pistoia? Crescono sotto i cavoli o le porta la cicogna, e non c’è bisogno di adare a Pittsburg per affittare un utero fecondo atto a produrle.
Ci dicono che compaiano perfino in certe fideiussioni di aziende agricole-piantaiole capitate fra mano alla dottoressa Nicoletta Maria Caterina Curci in Curreli.
Che è stata avvertita, ma che – come l’innominabile del ventennio – «tira dritto»…