everything I see. MAGISTRATI, I POCHI PREZIOSI ONESTI A PISTOIA SONO PERSEGUITATI E VITTIME DEI DISINVOLTI “FEDERALI” DI REGIME

La città è incrostata di questo taso da botti ingrommate, su cui i panai degli eserciti romani hanno vissuto fino dai tempi di Catilina. Da nessuna parte, più che qua, vale il proverbio «Questo mondo gliè un pelone, chi non pela gliè un coglione»


O gente dei palazzi della legge, il popolo, di voi, non ne può più!


DA FUORI IL TRIBUNALE DI SARCOFAGO CITY

PARE IL ‘GIARDINO DELLE DELIZIE’ DI BOSCH


Ucraina, 2010. Leopold von Sacher-Masoch. Statua di bronzo in una via di Leopoli. Nella tasca sinistra si vedono i coglioni del barone. E le ragazze ucraine infilano la mano in tasca e giocano senza tanto “politicamente corretto”…

 

La cosa peggiore che possa capitare a un individuo («essere umano» è troppo impegnativo per chi gode della perversione di Leopold von Sacher-Masoch) è quella di essere preso per il culo proprio da chi il popolo “pollo” stipendia per essere difeso dalla prevaricazione e dall’abuso.

Torno al tema della coerenza, già affrontato ieri in dalla procura di pistoia la giustizia esce quasi sempre ammaccata… E ritocco, in punto di diritto e in punta di fioretto, un eroe dei nostri teNpi: il sostituto Claudio Curreli, superprotetto, a Pistoia – o, forse meglio, blindato –, a partire dal livello orizzontale del presidente Barbarisi, che ci assicura che la permanenza dell’accusatore di Padre Fedele Bisceglia nel tribunale di Vanni Fucci, è patrato (direbbe Cicerone) dallo stesso Csm (bell’esempio!), e puntellato dai suoi colleghi silenziosi sia di Pistoia che di Genova, dove sempre e comunque Curreli trova chi ne sorregge l’insofferibile disprezzo degli artt. 54 e 117 della Costituzione, e 358 cpp; nonché le norme sull’illiceità del lavorare, con la moglie Nicoletta Maria Caterina Curci, sotto lo stesso tetto coniugal-tribunalizio.

I pistoiesi – che Dio li abbia in gloria e li chiami tutti intorno a sé perché godano pienamente della gloria eterna – si meritano questo e altro.

Culilingui, massoni e opusdeisti quali sono, hanno il diritto di essere non inghiottiti dal “pescio” come Giona nel ventre della balena, ma ricoperti dalle scorie dell’inceneritore di Montale e dissetati con l’acqua al cloruro di vinile di Casalguidi: cose che alla procura di Coletta non interessano un fico secco.

E questo perché, in 70 e passa anni di democrazia comunista ininterrotta, i pistoiesi non hanno saputo fare altro che farsi i cazzi propri (economici) in cambio del silenzio di procuratori e giudici che non dessero noia ai traffici di una economia circolare in cui non c’è sviluppo perché i pistoiesi doc, se sono ricchi e quando sono ricchi, non lo sono perché progettano e realizzano loro idee, ma quando, tra esecuzioni immobiliari e firme false sui documenti (non di rado autenticate da illustri avvocati e notai), si grattano i quattrini a vicenda come se giocassero a ruba-mazzo. Ma sempre e solo gli stessi quattrini: quindi a economia sviluppo-zero.

Settanta e passa anni di comunisti (in sintonia sotterranea con la Dc) e, ultimamente, due mandati del centrodestra che succhia i capezzoli della ex-vacca rossa equamente divisa fra il potere economico della Caripit e banche, e il potere politico del Pci e via via fino alla nullità odierna pìddo-fratelliditalia.

Alla precedente tornata politica, Pistoia aveva 5 parlamentari 5 che, come il Conto Arancio se ne sono stati lì senza fare un cazzo. Oggi c’è il senatore La Pietra di FdI, che sta lì senza fare un cazzo. Il tutto mentre l’economia pistoiese va a puttana grazie (l’ho scritto sopra) al tribunale delle esecuzioni e alla procura delle ghigliottine di chi fa sentire la sua voce.

Metafora dell’Obesus Etruscus (pistoiese quattrinaio)

Si può dire che i pistoiesi non hanno quello che meritano? Per pistoiesi non intendo quei poveracci, come me e come mille altri che stanno confluendo nel Comitato Perseguitati e Vittime del Tribunale di Pistoia, ma quei tronfioni, gonfi come un pesce Palla o un coglione con l’orchite, che hanno un po’ di quattrini perché periodicamente se li portano a casa dalle spalle dei poveracci con l’aiuto delle procedure di esecuzione e con mirabili incursioni terroristiche realizzate con l’incriminazione di due vigili urbani o di un giornale come Linea Libera che racconta il vero. Colpirne 1 per educarne 1000. Ovviamente al silenzio.

Pistoia è incrostata di questo taso da botti ingrommate, su cui i panai degli eserciti romani hanno vissuto fino dai tempi di Catilina.

Per citare sempre il mio caro Manzoni, fra procuratori e sostituti, avvocati, giudici delle esecuzioni, banche, curatori fallimentari, amministratori di sostegno e chissacché, qua «Dividono i servi, dividon gli armenti; Si posano insieme sui campi cruenti D’un volgo disperso che nome non ha».

Da nessuna parte, più che a Pistoia, è appropriato il proverbio «Questo mondo gliè un pelone, chi non pela gliè un coglione».

Ma attenti a dove finiscono i mazzi di fiori!

Il tribunale di Pistoia è un giardino delle delizie: la procura rema contro la Costituzione e i cittadini (esempio: Vicofaro; gli arresti a grappolo come le bombe sull’Ucraina; il disprezzo dell’art. 358 cpp etc.); il tribunale sfarina la giustizia e la vita dei cittadini (debiti di 80 mila euro che diventano depredazioni di milioni di euro nel silenzio tombale di tutti).

E il Csm, l’organo non di autogoverno dei magistrati – ma un organo a canne, tipo quelli pistoiesi degli Agati-Tronci, buoni per suonare i concerti brandeburghesi di Johann Sebastian Bach/sinistra al potere – continua a ripeterci che i magistrati sono uguali ai cittadini comuni, ex art. 3 della Costituzione? Ma ci prendete tutti per dei coglioni incapaci di pelare, ma ottimi per essere pelati?

È vero. L’Italia è un paese fascista. E i nuovi federali sono tutti quei magistrati che massacrano il popolo nel cui nome fanno gli interessacci sua!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


E i magistrati onesti, terzi, imparziali, indipendenti? Esistono. Anche a Pistoia. Ma tormentati ogni dì da chi, blindato, può permettersi di tutto. È logico e legale che tutto questo possa durare diventando regola nell’indifferenza generale?


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