everything I see. SUPERBIA, ARROGANZA, IPOCRISIA E, NON DI RADO, UNA PREPARAZIONE PIÙ BASSA DI QUELLA DELLA MEDIA INFERIORE

Sono convinto che, fra me e Alexei Navalny (fra l’altro nato come me il 4 giugno), tutti i dem e gli scout della procura di Pistoia sceglierebbero Navalny piuttosto che un eretico Gesù che ragiona con la sua testa…


Perché certi magistrati non lasciano la toga e si iscrivono a un partito?
Lo posso chiedere a Grieco come Grieco osò chiederlo a me in Aula Signorelli?


NON È IL CITTADINO A SPREGIAR LA GIUSTIZIA

MA SPESSO LA DEA SPREGIA IL CITTADINO


Giuseppe Grieco sta bloccando un mio fascicolo dal 5 maggio 2022. C’è da chiedersi se lavori o gestisca un Conto Arancio…

 

Negli anni del boom sessantottardo in cui la sinistra si apprestava a creare una classe dirigente di dementi che non capiscono niente a causa della loro ineffabile ignoranza, accadde – ve l’ho già scritto, ma le cose ripetute fanno bene alla salute – che il preside Oreste Soverchia buonanima venne messo sotto inchiesta dall’allora Pm Giuseppe Manchia per cose tipo omissione di atti d’ufficio o simili.

Che aveva fatto Oreste? Aveva semplicemente deciso, in anticipo sui teNpi, che se la sua scuola (com’era accaduto) avesse scioperato al 100%, per evitare che mille studenti intasassero la scuola per una intera mattina, tutti gli scioperosi fossero giustificati ope praesidis. Lo snellimento burocratico, del resto, è questo.

La superbia del potere del procuratore di allora, al di sopra e al di fuori di ogni buonsenso, non la pensava così, ma diversamente. Soverchia non so che fine abbia fatto: ma basta l’ottusione del magistrato a illustrare che, in Italia, nonostante la Costituzione e il referendum per cacciare i Savoiardi, la fascistica mens e il mos fasciorum sono una forma mentis talmente radicata che il tutto s’è trasferito dalla destra alla sinistra nel corso della notte fra il 24 e il 25 aprile: e grazie alla squagliata fluidità della italica “democrazia cristiana”.

È un continuo riaffiorare, di questo spregio di natura all’umano cervello, nelle schizofreniche decisioni dei magistrati progressisti (sia catto-comunisti che ultrasinistrési).

Apostolici, atei, filistei, farisei e, ancor in massima parte, cretini che si sono trovati per caso o ope legis aldilà di un concorso in magistratura; tutti semidèi e, pertanto, nòthoi o bastardi, salgono in cattedra e ci insegnano a vivere, amare, scopare, insultare i presunti fascisti, come fosse loro il compito di decidere chi e come lo stato ha il diritto di vaccinare il popolo (per farlo morire); sopprimere la gente che non la pensa come loro; mandare a morte chi ricorda loro che i giudici sono soggetti alla legge e non dei duci.

Soggetto, in italiano, significa che chi è tale deve obbedire alla legge e non decidere anche contro la legge. È chiaro?

Quando Curreli è nato a Cagliari, il 22 maggio 1968, io, Edoardo Bianchini, avevo 21 anni e già da un anno io facevo il cronista. Da una decina di anni mi ero tolto i pantaloni corti. Il tempo è volato. Io sono tuttora giornalista (professionista) e con i pantaloni lunghi. Lui porta ancora i pantaloni corti e lavora alacremente contro le leggi dello stato. Però mi dà democraticamente del delinquente. È mai possibile, gente?

Meno male che in 40 anni di insegnamento ho sempre corretto i compiti in classe al massimo nel giro di tre giorni (quelli di latino e greco – lingue che conosco anche piuttosto bene, avendole insegnate anche all’università – il giorno seguente): altrimenti certi illustri ignoranti che s’inventano il reato di «stalking giornalistico o dei giornalisti» (mentre il giudice Luca Gaspari gli sta dietro e assente), o che non distinguono diritto pubblico e diritto privato, mi avrebbero catturato e condannato anche per omissione di atti d’ufficio, oltre che per esercizio abusivo della professione di giornalista! Eppure sono convinto che, fra me e Alexei Navalny (fra l’altro nato come me il 4 giugno), tutti i dem e gli scout della procura di Pistoia sceglierebbero Navalny piuttosto che un eretico Gesù che ragiona con la sua testa…

Mi meraviglia però il fatto che, fra i prìncipi della procura pistoiese, si possa porre, «inaudita altera parte» (intendo la valutazione dei cittadini, che esercitano la sovranità di nome, ma di fatto ne sono esclusi con mirabile presa in giro da parte di Pm e sostituti) sia annoverato anche il sostituto f.f. Giuseppe Grieco.

Costui è uno dei due (l’altro è Claudio Curreli, impudentemente infedele alla Costituzione ma blindato da Barbarisi, Csm e Procura di Genova) che, pur mostrando una preparazione linguistica sviluppata non oltre i parametri della scuola media inferiore (basta vedere certe decisioni o pareri  o indecenti copia-incolla), si permettono instancabilmente di travalicare, con l’assenso insensato di tutti, le norme e le regole stabilite dalla legge. Specie nel violare l’art. 358 cpp.

Dal 5 maggio 2022, infatti, il dottor Giuseppe Grieco tiene chiuso nel cassetto un rapporto dei vigili urbani di Quarrata nel quale dovrebbe essere scritto (uso il condizionale perché Grieco, come del resto Coletta, secreta tutto: anche ciò che è un diritto di difesa per la persona offesa). Un documento nel quale dovrebbe essere scritto che io (e non solo) fui trattenuto con la forza a Lecceto, Via di Lecceto 1, da due distinti signori – Sergio Luciano Giuseppe Meoni e Margherita Ferri –, che piazzarono la loro Jeep contro la mia auto in maniera da bloccarla e impedire la mia libertà di  movimento.

Va bene che Grieco si è già mostrato più che partigiano e parziale nel loro confronti quando, sempre costoro, segarono l’acquedotto e lasciarono 8 giorni senza acqua mia figlia e il suo compagno; va bene che in quella circostanza a difendere i due disturbati anziani fu – se non erro – la regina del Foro pistoiese Cecilia Turco (cugina di Lucia Turco e di Luca Turco carissimi, peraltro, a Tommaso Coletta); va bene che il fatto si verificò dinanzi al sacro numero civico 1 di Via di Lecceto, residenza-bunker del ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, favorito dal Comune di Quarrata e stra-caro al sostituto Claudio Curreli; va bene tutto: ma i magistrati, e anche questi, su cosa possono contare? Sul Conto Arancio onde possono permettersi di guadagnare il 3% “senza fare un cazzo”?

Nella vita ci sono sempre i pro e i contro. Ma siamo sicuri che tutti i magistrti arrivino a capire la vita e il suo senso?

Aggiungeteci tutti i nobili rappresentanti della categoria come l’Apostolico o quella stessa (Roberta Marra) che ha liberato l’Ocean Viking: e ponetevi qualche domanda domanda.

Ma tutta questa gente, etimologicamente nefanda, è davvero soggetta alla legge o la tratta come il 3% del Conto Arancio?

E ora denunciàtemi, pretoriani della Costituzione perduta! Sempre, ovviamente, se ne avete il coraggio e la ragione.

Fatto è che, fra la marea dei magistrati procurali, veramente in pochi sono degni di giudicare un cittadino. Ve lo dicono anche due papi: San Giovanni Paolo II (Convertitevi!) e lo stesso vostro idolo Francesco (Chi sono io per giudicare un uomo?). Una magistratura così non ha il diritto di insegnare niente a nessuno.

Non lo sapete che… «Verrà la morte e avrà i vostri occhi» (C. Pavese)?

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


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