everything I see. SVEGLIATI, NORDIO, E SVEGLIATI GOVERNO: PERCHÉ QUA LA GIUSTIZIA È UN BELL’INFERNO!

Antologia della situazione di Vicofaro al 27 dicembre scorso. Ecco come vive il quartiere che accoglie gli irregolari e i clandestini, mentre gli italiani vengono falciati dalla procura di Coletta e Curreli


L’educazione dei giovani, secondo La Nazione, è in mani fidate. Ci pensa infatti Claudio Curreli con l’Agesci Scout a insegnare il pieno rispetto della legalità. Lui è un maestro da questo punto di vista


STANDO A QUELLO CHE SCRIVE BARBARISI

PISTOIA È LA CITTÀ DEI BEI SORRISI


Non una poltrona per due, ma una latrina per 30 al giorno...

 

Domani, San Silvestro, o (per non offendere i bravi catto-zuppiani dell’accoglienza) Santa Silvestra transgender, anche questo 2023 se ne andrà via.

Come diceva un mio compagno d’arme, Giuseppe Perrone (Bar, battaglione addestramento reclute di Orvieto, 90° Reggimento Roma), quando eravamo tutti in branda: «Buonanotte. Oggi è stata una giornata di merda; domani sarà una giornata più di merda che mai».

Mutatis mutandis, di anno in anno, non c’è mai soluzion, ma solo danno. Vero, Tenente Chiti?

E a dimostrazione di questo adagio, vi offriamo il 2023 che lascia lentamente il quartiere di Vicofaro, più o meno nelle condizioni in cui si è sempre trovato dalla sua nascita in accoglienza dal 2016 al 27 dicembre scorso, data dell’antologia di foto che potete osservare con gioia.

Vicofaro 27 dicembre 2023. 1

Vicofaro 27 dicembre 2023. 2

Vicofaro 27 dicembre 2023. 3

Vicofaro 27 dicembre 2023. 4

Vicofaro 27 dicembre 2023. 5

Vicofaro 27 dicembre 2023. 6

Tutto questo, però, non si è avuto a Pistoia solo grazie alla chiesa dell’accoglienza disobbediente alle leggi e alle regole dello stato; ma anche e soprattutto grazie a una procura in cui un sostituto che disobbedisce e accoglie come don Biancalani – Claudio Curreli, lo scout Agesci – riscuote lo stipendio dallo stato (minuscolo, perché indegnamente trattato da tutti tranne che dal popolo, l’unico a pagare: anche gli stupendi a chi lo tradisce), ma rema contro lo stato, sfanculando le sue leggi e le sue regole, ben protetto – come si legge nelle stesse parole del presidente del tribunale pistoiese Barbarisi – dallo stesso Csm.

Cos’è questo? Un inchino della Nazione al super-investigatore che dimentica sempre metà dell’art. 358 del codice di procedura penale e favorisce l’ingresso dei clandestini con la sua “Terra Aperta”? Questa sì che è eccelsa pedagogia!

Che è quell’organo che dovrebbe bacchettare sulle nocche i magistrati disobbedienti e che, al contrario (se è vero quello che ci propina Barbarisi), è colluso con loro e, con il suo atteggiamento permissivo e indegno, invoglia a ciò anche la discutibile procura di Genova, sempre comunque pronta a difendere chi della legge fa strame di stalla.

Glielo vogliamo ricordare a chiare lettere e note a questi campioni della legalità e della repressione dei reati? A questi topini miopi che vagano al Terzo Piano con in mano un microscopio elettronico con cui analizzano le efelidi pericolose del cittadino dedito a «disegni criminosi», mentre non riescono a individuare neppure un melanoma di mezzo chilo della propria pelle?

L’Italia, vista con la prospettiva bergogliana del terzo millennio, è una gustosa zuppa marcia di Zuppi che si incazzano pure se qualcuno osa raccontare la verità (come La Verità di Belpietro, appunto), sputtanando la Cei e i vescovi d’Italia che prendono i soldi delle offerte dei fedeli per creare immondezzai stile-Vicofaro.

E se a Pistoia la gente trema dalla paura (dalla politica in giù, per tutti gli ordini professionali che sono l’immagine cadente di una tomba profanata), ben le sta.

Ben le sta di doversi rompere la schiena dinanzi a una giustizia farisea che mette a ferro e fuoco la gente comune per perseguire e perseguitare coloro che, come noi di questo giornale perseguitato, non si sentono inclini a ossequiare chi protegge la Lucia Turco e tutti i parassiti che spolpano il cittadino.

Ecco perché per domani l’augurio è unico e univoco. E precisamente: Buona Fine!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


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