QUARRATA. Per anni attivo capogruppo e consigliere comunale del centrodestra e da qualche tempo non più presente sulla scena politica amministrativa Massimo Niccolai ha continuato a seguire “per passione” quanto accade sul territorio.
Nel novembre del 2012 è entrato a far parte del consiglio della Fondazione Banche di Pistoia e Vignole su indicazione del sindaco Marco Mazzanti a seguito delle sue passate esperienze e al costante interesse alla vita della città e delle iniziative non solo del Comune ma anche di alcune associazioni del territorio nell’ambito dello sport, della cultura, dei temi ambientali.
Massimo Niccolai era presente tra il pubblico all’ultimo consiglio comunale in cui l’amministrazione Mazzanti ha risposto alla interrogazione sull’edificio di via Larga, sede dell’ex Ospedale Caselli.
A questo proposito ci risulta che abbia presentato al Comune una proposta. “È vero – ci conferma –. Era da molto tempo che non assistevo ad un Consiglio Comunale e ti confesso che nel constatare il livello della discussione e soprattutto l’assoluta mancanza di proposte mi è balenato il desiderio di un possibile.. ritorno. Ho presentato una bozza di una proposta che ho condiviso con il sindaco Marco Mazzanti e l’assessore Stefano Lomi. Premetto che il mio punto di osservazione è assolutamente libero da schemi di appartenenza politica. A onor del vero non mi ha mai appassionato la politica intesa come un luogo geometrico (destra, sinistra, centro…). E in questo momento particolare, ancor più, posso esprimere liberamente il mio pensiero”.
Giustamente Niccolai – un tempo molto “schierato” (è stato –lo ricordiamo – candidato sindaco per lo schieramento di centro destra – n.d.r.) prima di entrare nel merito della proposta presentata ha voluto fare questo “doveroso” cappello introduttivo.
“Quante parole spese, quante accuse, critiche. Quanta polemica! È stato un errore il passaggio a patrimonio Asl. Si dice obbligo della legge regionale. Non è esatto. La fattispecie di questo immobile poteva essere affrontata in altro modo. Ero consigliere Comunale quando formulai il mio parere contrario a tale passaggio.
Vero è che non vi è nessun atto notarile di donazione. Questo ha reso possibile tale trasferimento. Tuttavia se la Politica è con la P maiuscola, doveva essere tenuto di conto che tale realizzazione, soprattutto lo scopo di quella realizzazione era stato costruito per volontà e sacrificio della comunità quarratina.
Il principio indiscutibile per coloro che dedicano alla politica parte della loro esistenza deve essere questo: ciò che è frutto di una decisione di una amministrazione che pro-tempore rappresenta la volontà del popolo può essere modificata successivamente da un’altra amministrazione, anch’essa pro-tempore, solo e soltanto ricorrendo nuovamente alla decisione della comunità.
Ciò non è stato fatto. Ritengo comunque che siamo ancora in tempo.
Queste le possibili fasi:
- 1) muovere una rivalsa per riappropriarsi dell’edificio (ricorrendo a strumenti politici e giuridici)
- 2) Promuovere attraverso un concorso di idee, dunque attraverso un percorso partecipativo, peraltro finanziabile dalla Regione Toscana, la stesura di progetti al fine di ipotizzare un suo utilizzo pubblico.
- 3) promuovere un referendum per la scelta del miglior progetto.
- 4) Instituire un apposito regolamento per regolare la tassa di scopo (altri comuni già ne sono dotati)
- 5) Concretizzare infine il progetto finanziato attraverso una opportuna tassa di scopo e con il controllo di un comitato appositamente istituito.
Credo molto nel valore della democrazia quando viene messo in atto un serio e reale metodo partecipativo. Non apprezzo particolarmente quando la democrazia si affida al solo metodo del criterio di maggioranza. Scelte pensate dalla comunità e soprattutto condivise dalla comunità sono e rimangono patrimonio di essa stessa”.
Una proposta “molto schematica” che ci pone di fronte ad altre possibili alternative ora che è tramontata l’ipotesi di una vendita dell’immobile e su cui è possibile aprire un confronto.
Ci preme comunque ricordare a Niccolai che volontà di oltre 3600 cittadini è quella di destinare il “Caselli” in primo luogo a “Casa della Salute” e da questo bisogna partire.
Come sempre noi di “Linee Future” ci rendiamo disponibili ad accogliere le riflessioni che scaturiranno.
Sig Massimo Niccolai , ma fino ad oggi cosa pensa che abbiamo fatto ? Ma lei ha firmato la petizione ? C’era alla fiaccolata ? C’era Nei consigli comunali con ordini del giorno il caselli ? Cosa pensa che abbia fatto il comitato fino ad oggi? è sei mesi che lottiamo ogni giorno e abbiamo raccolto il consenso di migliaia di persone e solo grazie a queste persone oggi possiamo ancora discutere di cosa potremmo fare del caselli .
Vorrei dire che il CASELLI non è un opportunità ma una necessità Di tutti .
Marco Monaco (da fb)