PISTOIA. La Giunta comunale ha approvato, sulla base di un progetto di promozione dei luoghi urbani ed extra-urbani di particolare rilevanza storica e artistica, un accordo di collaborazione che consenta la valorizzazione di uno degli spazi più suggestivi del territorio pistoiese, l’ex convento di Giaccherino.
Attualmente l’edificio appartiene alla società Rinascimento, che ha provveduto alla sua ristrutturazione e intende promuoverlo come struttura di accoglienza per turisti, soprattutto stranieri.
In accordo con la società Rinascimento, l’Amministrazione vuole offrire a coloro che lo desiderino la possibilità di contrarre matrimonio con rito civile, oltre che nelle sedi comunali tradizionali, anche in contesti più spaziosi e solenni: un ufficio di stato civile separato è stato istituito proprio nei locali dell’ex convento di Giaccherino. I pistoiesi, ma anche i cittadini provenienti da fuori provincia e dall’estero, potranno sposarsi in un luogo di grande pregio, unico nel suo genere.
La sala Duomo e le aree a verde dell’ex convento sono state scelte come luoghi destinati alle cerimonie. I proprietari della struttura garantiranno un allestimento adeguato, comprendente almeno un tavolo adatto allo sottoscrizione dell’atto pubblico e le poltroncine per gli sposi e i testimoni. Nel caso in cui venisse utilizzato un ambiente più capiente, potrà essere allestito anche un numero maggiore di sedute.
In occasione di ciascun matrimonio, il Comune costituirà nei luoghi in questione un ufficio di stato civile separato, pertanto non potranno essere consentite attività poco consone al decoro come la somministrazione di cibo e bevande. Al termine di ogni cerimonia, gli atti saranno trasferiti all’ufficio di stato civile per la loro registrazione e custodia, e i locali e le aree a verde potranno essere destinati ad altro uso.
Il costo dell’utilizzo dell’ex convento di Giaccherino non dipende dal Comune, ma è determinato dai proprietari, quindi è oggetto di trattativa con gli sposi e dipende dai servizi richiesti.
L’accordo tra l’Amministrazione e la società Rinascimento sarà valido fino al 31 dicembre 2017.
La storia. Per via della sua collocazione in prossimità della via Lucensis (che conduceva a Lucca), il convento di Giaccherino, a pochi chilometri da Pistoia, veniva chiamato fin dai tempi antichi “il convento del monte Lucense”. Si suppone che il toponimo Giaccherino derivi da un oste, di nome Cecchino o Cieccherino, che probabilmente gestiva una locanda nelle vicinanze.
Il primo impianto nacque all’inizio del XV secolo quando, in un modesto nucleo architettonico (costituito da una piccola chiesa, due chiostri intorno ai quali si aprivano delle celle, un refettorio, la cucina e l’infermeria) si insediarono i frati Minori dell’Osservanza, promotori di un ritorno alla regola iniziale di Francesco.
La costruzione fu voluta da Gabriello Panciatichi, un ricco banchiere che in età avanzata, timoroso della morte, cercò di guadagnarsi un posto in paradiso attraverso donazioni e opere di bene. Durante i secoli il convento si ampliò fino a diventare uno dei più importanti centri francescani in Toscana. Fu dotato di una grande biblioteca e di opere d’arte di artisti come Mariotto di Nardo e Rossello di Jacopo Franchi. Divenne luogo di studio per i clerici e sede di riunione periodica per i Capitoli della Provincia.
[comune pistoia]