MILANO-PISTOIA. Due dei sette modelli sono pistoiesi. All’Expo il modello Toscana a filiera corta si è presentato raccontando la storia di sette imprenditori agricoli che hanno spiegato come fanno reddito, investono e creano occupazione, preservano il territorio e producono buona alimentazione. Dal produttore di vino bevuto dagli Obama (il Bolgheri di Michele Satta), a quello che ha aumentato l’occupazione trasformando direttamente tutto il latte delle proprie pecore, alla produttrice di olio e lavanda, all’allevatore di chianine.
Tanti racconti imprenditoriali, imperniate sulla scelta di valorizzare il rapporto diretto col consumatore, come hanno fatto l’Azienda Agricola Massaro di Montecatini e Il Sottobosco di Fabio Bizzarri di Cireglio. Due storie simbolo della rete dei produttori della Cooperativa Agrimercato di Pistoia (che organizza i mercati Campagna Amica). Due imprenditori agricoli che i frequentatori dei mercati di Campagna Amica di Pistoia conoscono bene, perché sono presenti coi loro prodotti, carne suina e non solo e frutti di bosco e derivati sotto i banchi gialli Coldiretti a Pescia, Pistoia, Pieve a Nievole, Quarrata e Cantagrillo.
“Il nostro orgoglio è quello di permettere a tante piccole aziende di stare sul mercato in rete con imprese più strutturate – dichiara Coldiretti Pistoia –. Con risultati concreti sul piano economico, dando supporto alla creatività e alla voglia di fare degli imprenditori agricoli”. In media, con l’ingresso in Campagna Amica (mercati, punti vendita aziendali) le piccole imprese familiari hanno un aumento del fatturato del 20% “un grande risultato, che permette a tante aziende di rimanere crescere dando opportunità di lavoro a tanti giovani”. La presenza all’Expo dell’agricoltura pistoiese è stata costante. Piante e fiori, in rappresentanza di tutto il florovivaismo pistoiese, hanno ravvivato in questi mesi di Esposizione universale il Cardo, una delle vie dell’Expo, dove sorge il padiglione Coldiretti.
I MODELLI PISTOIESI
Campagna Amica: la scarpa giusta per un’azienda ispirata dalla permacultura
IL SOTTOBOSCO – FABIO BIZZARRI – Cireglio (Toscana – Pt) – www.ilsottobosco.net
Il modello di business. Permacultura: microcosmo produttivo dove una produzione alimenta l’altra. Riduzione dei costi come primo fattore di reddito
Fabio Bizzarri è un imprenditore di 42 anni. Già attivo nella serigrafia industriale, decide di investire anche in agricoltura, il campo scelto è una delle tipicità della montagna toscana: i frutti di bosco. L’azienda è impiantata sopra Pistoia, occupando un ettaro e mezzo di terreno accidentato, che viene sottratto alla boscaglia e messo in sicurezza. Ha poco tempo e quindi cerca di ottimizzare tutte le fasi produttive, con due priorità: produrre qualità certificata biologica e minimizzare l’impegno di lavoro, visto che l’altra attività è sempre attiva. Quindi controllo a distanza dell’irrigazione, pale eoliche per ridurre i costi energetici e altri accorgimenti per facilitare la raccolta; la vendita è prevista a grossisti, così si velocizza anche questa fase. Detto fatto, nel 2010 si apre, ma… ai grossisti della qualità del prodotto importa poco e il prezzo non è redditizio.
Così nel 2012 cambia tutto. Ingresso in Campagna Amica la ‘scarpa giusta’ che supporta l’idea imprenditoriale di Fabio Bizzarri, quindi vendita diretta nei mercati del prodotto fresco, trasformazione in marmellate e yogurt di parte della produzione. Viene ridotta la superficie dove si producono mirtilli, fragoline e lamponi per impiantare un vivaio per produrre piantine in vaso certificate bio, e per la produzione di humus da lombricoltura, sia per esigenze aziendali, sia per vendita ai mercati.
Tutto ciò che è presente nel terreno viene valorizzato dagli alberi di ciliegio, di mele e pere, seguendo i principi della permacultura (insediamenti agricoli simili agli ecosistemi naturali, quindi in grado di mantenersi autonomamente e di rinnovarsi con un basso impiego di energia).
E così anche il cavallo e il letame che produce diventa strategico per la lombricoltura da cui si ricava humus che poi serve per far crescere i frutti di bosco.
Una impostazione che permette di avere i giusti margini dalla vendita del fresco (anche con minor quantità prodotte), e prodotti da vendere nei mercati tutto l’anno. Nell’ottica del fare rete, Fabio Bizzarri ha anche creato Contadino Giò, un orto didattico, con struttura in legno e che si innaffia da ‘solo’ grazie alle anfore interrate, che può trovare dimora in un piccolo giardino scolastico o su un balcone di casa.
Maiali redditizi, riduco del 90% la produzione e con la vendita diretta guadagno e investo
AZIENDA AGRICOLA MASSARO – ALESSANDRO MASSARO – Montecatini Terme (Toscana – Pt) – www.venditadirettacarne.it
Il modello di business. Diversificazione produttiva, integrazione a valle con diversificazione produttiva e vendita diretta. Integrazione orizzontale con allevamento di altre specie.
Fino al 2010 vende maiali ad intermediari, con margini sempre più risicati. Poi entra in Campagna Amica, riduce del 90% la produzione annua di capi, integra verticalmente (a monte e a valle) e orizzontalmente il processo produttivo e ritorna competitivo: vende i prodotti ai mercati e nel punto vendita aziendale.
La storia. Da un lato le difficoltà di tanti allevamenti italiani, visto che i due terzi di prosciutti Made in Italy sono fatti con cosce di suini stranieri; dall’altro la storia di un’azienda di Montecatini Terme nella toscana pistoiese, che riduce del 90% la produzione di maiali e torna competitiva, vendendo carne nei mercati Campagna Amica.
L’azienda agricola familiare Massaro, nata nel 1950, fino a qualche anno fa produceva e vendeva all’ingrosso 1.800 maiali all’anno. La crisi e le incongruenze della filiera produttiva lunga (i tanti passaggi dal produttore agricolo al consumatore) tagliano tutti i guadagni: i costi per allevare i maiali aumentano, non i ricavi.
Alessandro Massaro e famiglia tagliano col passato e adottano il ‘modello’ Campagna Amica. Dal 2011, riduzione della produzione di maiali a 180, investimento nel laboratorio/punto vendita aziendale. A questo punto è possibile tarare le macellazioni e i tagli a seconda delle richieste dei consumatori, inclusi salumi.
Intanto il giovane nipote lavora in pianta stabile in azienda, Per offrire ai consumatori del punto vendita aziendale e dei mercati Campagna Amica varietà, Alessandro Massaro alleva e vende galline (600 all’anno) e conigli (120), e il numero di maiali macellati è tornato a salire a 250 che diventano anche autentico prosciutto prodotto in Toscana. Un successo che racconta la valenza della filosofia produttiva e distributiva della rete di produttori agricoli di Coldiretti per la filiera agricola tutta italiana.
[coldiretti pistoia]