PISTOIA. Il partito dei Verdi intende riunire tutte le varie persone e sensibilità pistoiesi affini alla green economy e ai temi ambientali. Magari impegnate nel recente passato anche in altre esperienze: come i due nuovi portavoce Serena Galligani e Fabrizio Geri, un uomo e una donna in omaggio alla parità di genere.
A livello locale le divisioni interne al mondo ecologista hanno fatto sì che nessuna forza ambientalista, né i Verdi né la civica ‘Per un’altra Pistoia’, sia attualmente presente in Consiglio Comunale e uno degli obiettivi enunciati nella conferenza stampa di stamani Sulla sala è appunto quello di superare la sterile frammentazione utile solo alla vecchia politica politicante che si oppone alla riconversione ecologica della società e ad un futuro sostenibile.
Andrea Fusari, che lascia il testimone di coportavoce comunale in quanto divenuto rappresentante legale dei Verdi toscani, ha fatto gli auguri di buon lavoro a Geri e Galligani e introdotto la conferenza, parlando dell’«avvicendamento nel gruppo dirigente del partito, e lo dico con una certa ironia visto la consistenza numerica della nostra forza politica».
«A inizio di questo mandato amministrativo facemmo un’iniziativa sulla mobilità, proponendo l’estensione della ztl e la creazione di aree 30, cioè con limite di velocità di 30 km/h. Una proposta europea, da accoppiare al doppio senso di marcia per le biciclette, senza cioè piste ciclabili o interventi strutturali nelle strade urbane del centro. Puntiamo a vedere qualcosa entro il mandato, si tratta di un ottimo banco di prova, valutiamo il comune laicamente sulla base dei fatti».
Fabrizio Geri, già segretario dei Verdi per così dire nell’età dell’oro, al tempo di Arcobaleno su Pistoia, l’esperienza che portò l’allora candidato sindaco dei Verdi Giovanni Capecchi ad uno storico 13%, auspica che la proposta ambientalista torni protagonista nella vita politica locale. Ha invitato, con un appello, giovani e cittadini comunque desiderosi di cambiare in meglio Pistoia: «Avvicinatevi, prendete in mano questo partito e fatelo crescere come nei paesi europei dove non esiste il Pd e i Verdi hanno percentuali interessanti».
«Alcuni punti concreti su cui battere. Gli orti urbani: se ne parla da anni senza risultati quando in tante città sono affermati in varie declinazioni, sociali, per anziani etc e in relazione all’agricoltura multifunzionale e biologica.
«Fonti rinnovabili: a Pistoia la burocrazia, tra comune Soprintendenza, ha bloccato ingiustamente tanti investimenti nel fotovoltaico quando mega antenne e vari ecomostri si sono trovati le porte spalancate: pertanto serve agire sul regolamento urbanistico per renderlo funzionale ai pannelli sui tetti, che comunque non si vedono. Vivaismo: attività economica importante che può e deve innovarsi in termini di riduzione dei fitofarmaci; non sottovalutare mai i dati di Arpat perché sulla salute non si scherza»
È sopraggiunto anche Lorenzo Lombardi, che attualmente ricopre un incarico nell’esecutivo nazionale dei Verdi e ha preferito quindi non entrare nelle vicende pistoiesi e parlare in generale delle lungimiranti idee degli ambientalisti: «nel 2008 ci prendevano in giro se parlavamo di cambiamento climatico. Oggi le politiche di mitigazione e adattamento al climate change sono prioritarie per l’Unione Europea».