FABRIZIO GIFUNI E L’OMAGGIO A CAMUS

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Fabrizio Gifuni

PISTOIA. Teatro Manzoni Pistoia, stagione di prosa 2015/2016. Da venerdì 1° a domenica 3 aprile 2016 (feriali  21, festivo 16) “Lo straniero, un’intervista impossibile” reading tratto da L’étranger di Albert Camus. Riduzione letteraria Luca Ragagnin con Fabrizio Gifuni, suoni G.u.p. Alcaro, ideazione e regia Roberta Lena, costumi Roberta Vacchetta. Il  Circolo dei Lettori.  

Il palcoscenico del Teatro Manzoni di Pistoia ospita per la prima volta un attore di straordinario temperamento come Fabrizio Gifuni, anche se questa è la seconda volta della sua presenza a Pistoia ad alcuni anni di distanza dal suo applaudito omaggio a Pasolini con ‘Na specie de cadavere lunghissimo alla saletta Gramsci.

L’occasione è data dalla tournée de Lo Straniero. Un’intervista impossibile, il reading tratto da L’étranger di Albert Camus, un classico della letteratura contemporanea, ideato e diretto da Roberta Lena e prodotto dal Circolo dei Lettori, che riparte proprio dal Manzoni dal 1 al 3 aprile (feriali 21, festivo 16).

Per il ciclo “Il teatro si racconta in biblioteca” l’attore incontrerà il pubblico sabato 2 aprile alle 17:30 all’auditorium Terzani della biblioteca San Giorgio  (ingresso libero fino ad esaurimento posti). Conduce  l’incontro Rodolfo Sacchettini, presidente Associazione Teatrale Pistoiese.

Reduce da numerosi successi in cinema e tv (tra cui Romanzo di una strage di Giordana e Il capitale umano di Virzì), tra i protagonisti dell’ultimo capolavoro di Ronconi, Lehman Trilogy, il popolare e pluripremiato attore torna in teatro con un omaggio ad un altro dei grandi eretici della letteratura: dopo Pasolini e Gadda, ora Albert Camus, premio Nobel per la letteratura nel 1957. A partire dal romanzo cardine dell’esistenzialismo, Lo straniero, pubblicato nel 1942, vero e proprio sguardo sull’assurdità del destino e sull’estraneità al mondo. L’uomo, obbligato a constatare che qualsiasi scelta si rivela inadeguata, si scopre straniero a se stesso, paralizzato dalla crudeltà, irrazionale e ineluttabile, delle cose della vita.  Fabrizio Gifuni dà corpo e voce al protagonista, il modesto impiegato Meursault, di stanza a Tangeri, tragico ed ‘assurdo’ eroe contemporaneo.

Sul palco, un attore e un musicista/dj (G.u.p. Alcaro, vincitore nel 2014 del premio Ubu per il Miglior progetto sonoro), uno spazio neutro e un’unica, forte, sorgente di luce.

A scandire i quadri di questo racconto, alcuni brani musicali liberamente ispirati al romanzo: da Killing an Arab dei Cure a The Stranger dei Tuxedomoon. Un’immersione profonda nella storia, per scandagliare significati, simboli e  suggestioni di un classico tradotto per la scena.

Come scrive su Delteatro.it Maria Grazia Gregori: “Fabrizio Gifuni non ha bisogno di trasformarsi né in maschera né in megafono per trasmetterci la parola di Camus (…) Il suo, infatti, è un approccio senza identificazione al personaggio di Meursault di cui ci restituisce, in un’interpretazione di forte impatto e spessore, la solitudine esistenziale, l’ossessione della morte, la disperazione travestita da indifferenza, la sostanziale incapacità di “giustificare”, di dare un senso alla propria esistenza”.

Prevendita: biglietteria Teatro Manzoni Pistoia 0573 991609 – 27112. Vedi: www.teatridipistoia.it.

[marchiani – atp]

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