facce toste. A NOVOLI VA IN SCENA IL FASCISMO DEGLI ANTIFASCISTI

Il viso del Duce disegnato sul banco dell’aula studio di Novoli

FIRENZE. L’Università di Firenze ha promesso di sporgere denuncia contro ignoti (e forse l’ha già fatto, boh) per un disegno apparso su un banco dell’aula studio di Novoli ritraente il faccione di Mussolini con scritto accanto “Dux mea lux”.

La Repubblica, sezione Firenze, tutta eccitata com’è, ha dato la notizia a pieni polmoni, tracciando una linea immaginaria (in ogni senso) che unirebbe questo fatto alla visita che alcuni skinhead hanno fatto all’associazione “Como senza frontiere” e alla protesta improvvisata da certi tipi mascherati di Forza Nuova sotto la sede romana del quotidiano fondato da Scalfari.

Per completezza di informazione, è giusto ricordare che nessuno degli episodi citati ha prodotto danno alcuno: difatti le denuncia fatte partire riguardano la violazione della proprietà privata (né agli skinhead né a Forza Nuova erano stati recapitati inviti), l’accensione di qualche fumogeno e l’aver manifestato senza il permesso della questura. E sticazzi, verrebbe da dire.

Qualche illuminato ha sottolineato l’importanza della legge Fiano perché permetterebbe di sbattere in galera il tizio che ha disegnato il Duce sul banco: trattasi di apologia del fascismo tramite disegno, reato che prevede la reclusione. Adesso, però, parliamo di cose serie.

Il polo universitario di Novoli dell’Università di Firenze è sotto scacco da parte di un gruppuscolo di esagitati che, forfora tra i capelli, detta letteralmente legge.

È il classico collettivo politico di Scienze politiche composto da fuori corso con la bandiera arcobaleno sempre appresso. Si dilettano nel pitturare le mura dell’università scrivendo frasi senza senso che neanche durante gli anni di piombo sarebbero state prese in considerazione.

Ovviamente costoro sono stati tra i primi a mobilitarsi affinché il disegno incriminato sparisse per sempre, e sulla loro faccia tosta non vogliamo aggiungere altro.

Una delle scritte che appaiono continuamente sulle mura degli edifici universitari

È invece il caso di sottolineare come questi signori si divertano a boicottare, anche con la forza qualsiasi iniziativa organizzata nell’università che veda la partecipazione di personaggi politici a loro sgraditi.

Eravamo presenti quando Magdi Cristiano Allam non poté presentarsi alla biblioteca universitaria per presentare il suo libro in quanto il collettivo rosso aveva deciso di manifestare la propria contrarietà.

Recentemente, Daniela Santanchè e David Ermini sono stati accolti a Novoli, per un dibattito sullo ius soli, con fumogeni e striscione recante il messaggio “Crediamo che chi professa odio e razzismo non abbia la legittimità a parlare né in università é a Firenze né altrove. La fascista Santanchè e il Pd non hanno nulla da insegnare”.

Quando nel 2005 venne l’ambasciatore israeliano erano molti di più, così nel 2013 con Ignazio Visto e nel 2015 con Giancarlo Caselli.

Valutate voi la gravità di tutto questo: dalle singole bravate dei collettivi rossi e di Forza Nuova al doppiopesismo insito in certa opinione pubblica maldestramente schierata. Sempre. A priori.

Fate voi insomma, perché noi ci saremmo moderatamente rotte le….

[Lorenzo Zuppini]

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