falsi d’autore 6. ALLEVÀTI PANE E VOLPE. COSÌ IL COMUNE TENTA DI GIUSTIFICARE LE SUE INDIFENDIBILI INEFFICIENZE DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO SUL MONTALBANO DEL “VINCOLO AMBIENTALE” IGNORATO E COMPROMESSO

NELLE PUNTATE PRECEDENTI
12.2.2021 – https://www.linealibera.it/falsi-dautore-il-comune-di-quarrata-il-suo-emerito-ufficio-tecnico-urbanistica-e-larte-sublime-dellingannare-i-cittadini-mentendo-e-sapendo-di-mentire/
18.2.2021 – https://www.linealibera.it/falsi-dautore-2-cosi-il-comune-tenta-di-giustificare-le-sue-indifendibili-inefficienze-di-sorveglianza-e-controllo-sul-montalbano-del-vincolo-ambientale/
19.2.2021 – https://www.linealibera.it/falsi-dautore-3-cosi-il-comune-tenta-di-giustificare-le-sue-indifendibili-inefficienze-di-sorveglianza-e-controllo-sul-montalbano-del-vincolo-ambientale/
21.2.2021 – https://www.linealibera.it/falsi-dautore-4-cosi-il-comune-tenta-di-giustificare-le-sue-indifendibili-inefficienze-di-sorveglianza-e-controllo-sul-montalbano-del-vincolo-ambientale/
22.2.2021 – https://www.linealibera.it/falsi-dautore-5-cosi-dopo-il-comune-anche-la-regione-tenta-di-giustificare-le-sue-indifendibili-inefficienze-di-sorveglianza-e-controllo-sul-montalbano-del-vincolo-ambientale/

 

 

 

 

 

 

 

 

Squalo Volpe, detto anche Occhione. I quattro signori della vita altrui (Gelli, Bai, Casseri e Gori – e magari ci coinvolgono, di straforo, anche l’architetta Caterina Biagiotti…), da un esame visivo – evidentemente possiedono due occhi complessi e tre semplici come le cicale; o magari l’okkióne veditutto dello Squalo Volpe – hanno deciso che, nell’area dello sbancamento a capocchia licenziato nel 2005 dal geometra Franco Fabbri, è tutto nella norma e regola. Possiamo stare tranquilli

 

SE LA VISTA È SOPRAFFINA

PIÙ NON SMOTTA LA COLLINA!

 


Le foto del sopralluogo sarebbero tutte qui. Solo che sono fatte da ogni parte fuorché quella giusta. Come si fa a vedere cosa succede davvero? Sopralluoghi così potrei farli anch’io, caro sindaco!

 

L’UFFICIO TECNICO del Comune di Quarrata, Contea del Mazzanti con bandiera bianco-rossa di Mattarella, continua a mostrare (e dimostrare) le sue super-doti a partire dalla super-vista a raggi X dei suoi uomini (figurarsi che il comandante Bai non vede nemmeno il suo sindaco senza mascherina in mezzo agli altri! E non lo multa…).

In quattro, il 16 settembre 2020, salgono a Lecceto e, a colpo d’occhio («da un esame visivo», scrivono) hanno già deciso che ciò che si vede è pienamente conforme a quanto è stato licenziato e permesso dagli uffici. Eppure, se guardi nelle pratiche come ho fatto personalmente, ti ritrovi in mano soltanto un gran casino e… tanta roba che manca!

Buon per loro, comunque! Perché, come anche le forze dell’ordine impegnate nell’operazione di rastrellamento del 16 settembre scorso, e una parte della Procura di Pistoia, hanno queste super-facoltà sviluppate da una nutrizione sovrabbondante di Ganzerina, una delle vitamine del gruppo G, che si sviluppa in maniera particolare in chi, sin da pargolo, è stato allevato (così si diceva a Quarrata negli anni 50-60) a pane e orecchi di volpe.

Peccato, invece, per chi, come noi, è cresciuto a presciutto e panzanella, con le purpette di Carnovale (così diceva Arzelio Belli, quello della Cimot, presidente della squadra di calcio) e i cenci (non le chiacchiere!) o i berlingozzi.

I quattro signori della vita altrui (Gelli, Bai, Casseri e Gori – e magari ci coinvolgono, di straforo, anche l’architetta Caterina Biagiotti…), da un esame visivo – evidentemente possiedono due occhi complessi e tre semplici come le cicale; o magari l’okkióne veditutto dello squalo-volpe – hanno deciso che, nell’area dello sbancamento a capocchia licenziato nel 2005 dal geometra Franco Fabbri, è tutto nella norma e regola.

Scrivono, infatti, con sussiegosa, superiore sicurezza (non senza un briciolino di sprezzo):

In merito ai problemi di statica dell’immobile ubicato al civico n. 10, da un esame visivo (come da foto allegate) non emergono imminenti pericoli di crollo e quindi pericoli per la pubblica e privata incolumità. Tutto ciò rilevato, non competono a questi uffici valutazioni di natura statica su edifici privati, ugualmente il Comune di Quarata non ha competenze nel dirimere liti fra privati e non ha titolo per esprimere pareri/sentenze in merito a problematiche di natura giuridica che possano insorgere tra privati.

E come ciascuno può vedere, questi quattro dànno anche lezioni di vario tipo e genere, in perfetta linea con l’ideologia di «lo stato siamo noi», cosa che andava di moda ai tempi del Re Sole e delle sue famose pasticche alla catramina contro la tosse.

È difficile anche farsi capire da gente così piena di sé e così ben protetta dalla maglieria del potere (prefetture, questure e procure, che non li sfiorano nemmeno con una penna di coda di pavone).

Tu gli chiedi di tornare a riconsiderare il rilascio di un permesso per un’opera che ha sbuzzato una collina che ora continua a scendere a valle, e loro ti rispondono parlando di coltivazioni di martinàccioli [*], fragole col vino, carciofi, launeddas e panzanella: quel che fanno è insindacabile, sempre perfetto. E chi si muove, finisce agli arresti domiciliari in quanto attentatore al quieto vivere di chi fa e può continuare a fare sempre come crede e come vuole.

Perché rompere i corbelli ai Benetton se il Ponte Morandi è venuto giù? O che? Lo hanno costruito loro? Il discorso, in termini di logica, è più o meno lo stesso. C’era da sempre e va bene così.

Perciò, in quattro – Gelli, Bai, Casseri, Gori – sono saliti a Lecceto e, nel giro di un’ora, hanno rifatto il mondo, nella sua perfezione, a loro immagine e somiglianza; solo che a Montorio non c’è Leonardo e nemmeno Vinci: a Montorio c’è solo Cinci, il borgo di sotto, verso le Mulina e Buriano. E a dimostrazione di tanto impegno a vedere, i quattro (dell’Ave Maria – film del 1968) hanno fatto anche le foto che attesterebbero e proverebbero come lo sbancamento è stato eseguito a regola d’arte.

LEGALITÀ. Sindaco, si sa che il Bai non ti multa e che prefetto e procura non vedono e che tutti stanno zitti. Ma questa, secondo te, è la legalità della tua Francesca Marini o siete peggio dei fascisti della Meloni perché lei è una rana e voi siete degli angeli custodi?

Parliamoci chiaro – e parliamo chiaro anche con le autorità che invece di vigilare, mandano i cittadini che protestano agli arresti domiciliari. Che razza di sopralluogo hanno fatto questi servitori del Mazzanti? Non c’è un rilievo di carattere tecnico; ci sono quattro foto in croce che non hanno niente a che fare con lo sbancamento (concesso chissà come), e hanno perfino l’ardire di prendere in giro la gente che paga loro lo stipendio? Ma a che punto siamo in questa Italia della legalità e delle giunte dell’Anpi, che dio ce ne scampi? E si protesta anche perla sàtira? Sempre poca, visti i risultati della gloriosa pubblica amministrazione italica.

La verità non si ferma. Neppure con gli arresti domiciliari, cari signori cresciuti a pane e volpe! E ciò che è non si cancella, specie se sono fatti. Perché i fatti, si voglia o no, parlano da soli. Quanto ci metterete a capirlo, anche se non vi piace punto?

Dal carcere, Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]

 

Ormai da ogni parte si confonde il culo con le quarant’ore. Ma sono due cose diverse e alla fine le differenze si vedono bene.

 

Martinàcciolo. Chi va piano, va sano e va lontano…

 

[*] – Per i politicamente corretti ed evoluti, che vengono da lontano o dalle schiere frequentatrici di Capalbio; che studiano a Siena con il professor Gozzini, e che non conoscono la lingua locale luccianese, i martinàccioli ènno du’ hòse: o le fragole, ma di quelle più grosse, di bosco, ma meno rosse e meno profumate di quelle piccine; oppure quelle belle chiocciolone di cui si nutrono golosamente fiorentini e francesi, da quest’ultimi chiamate escargots, ma in Pretty Woman, da Giulia Roberts, molto più semplicemente definite «lumachine di merda»…

 


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