ROMA. Si è svolta questa mattina in Aula alla Camera dei Deputati l’interpellanza urgente promossa dal deputato Edoardo Fanucci e sottoscritta da 30 deputati del Partito Democratico, in favore di Anpas, della Misericordia e delle associazioni che si occupano di trasporto sanitario. Dal prossimo due ottobre, infatti, la Società Autostrade per l’Italia Spa ha confermato la disdetta dell’accordo per il rilascio di telepass esenti in modo permanente.
“Il mondo del volontariato rappresenta una delle realtà più forti e solide del nostro Paese – ha detto Fanucci – basti pensare che l’Associazione nazionale pubbliche assistenze coinvolge circa 880 realtà in tutta Italia. Oggi queste associazioni rischiano di attraversare una situazione di grande difficoltà nel portare a termini i propri servizi. Non possiamo fermare i mezzi di soccorso ai caselli autostradali, sarebbe assurdo e ingiustificabile!”
Il trasporto sanitario, peraltro, negli ultimi anni sta cambiando in modo radicale e rappresenta un’esigenza sempre più marcata nelle nostre Comunità. “Molti presidi ospedalieri – ha aggiunto il deputato pistoiese – a causa della spending review stanno chiudendo o riducendo le proprie funzioni, una decisione che comporta l’aumento della distanza tra i cittadini e i servizi ospedalieri, dunque rende necessario un impegno ancora più grande per garantire un trasporto sanitario efficiente. Per questo, le Istituzioni hanno il dovere di facilitare un lavoro così impegnativo ed importante, senza introdurre nuovi e complicati vincoli burocratici. D’altra parte, è necessario evitare qualunque insopportabile abuso che si potrebbe verificare sfruttando in modo improprio l’esenzione dal pedaggio, magari per finalità private o non riconducibili all’attività sanitaria”.
Senza un intervento rapido da parte delle autorità competenti, nelle prossime settimane poco meno di 3.000 telepass saranno definitivamente disattivati. Le istanze di modifica del codice della strada che Anpas, insieme alla Confederazione delle Misericordie d’Italia, ha rivolto al Governo per aggiornare una normativa che ormai appare obsoleta, e la manifestazione di protesta “Fermi Tutti”, organizzata lo scorso 3 aprile a Roma, per il momento non hanno avuto il seguito sperato.
“Allo stesso modo – ha chiarito ancora Fanucci – la Risoluzione approvata dalla Commissione trasporti della Camera dei deputati (a firma Tullo e Fossati del Partito Democratico) è rimasta inascoltata. Abbiamo la necessità di fornire al mondo del Terzo settore e a tutti i volontari, i dovuti chiarimenti e le dovute rassicurazioni. Ci auguriamo che il servizio di trasporto, essenziale per il nostro Paese e per il Welfare dello Stato, non venga mai meno. Per questo e per tutto quanto sopra esposto, interroghiamo il governo e chiediamo ai suoi rappresentanti un impegno formale”.
Il sottosegretario alle Infrastrutture e ai trasporti, Umberto Del Basso De Caro, ha garantito, entro il prossimo ottobre, un lavoro da parte del proprio Ministero per “rinegoziare i termini stabiliti da società Autostrade” ma ha anche ricordato “le numerose irregolarità nell’uso dei telepass, con transiti non riconducibili alle condizioni di emergenza”.
Il deputato Filippo Fossati, in fase di replica, ha preso atto dell’impegno del sottosegretario, ma si è definito “soddisfatto in modo assai parziale della risposta” e ha aggiunto che “nei casi di truffa ai danni dello Stato, i responsabili dell’abuso ne risponderanno direttamente e pagheranno in prima persona per le proprie responsabilità. Disdire tutti i telepass per colpire i soli colpevoli è un atteggiamento assolutamente inqualificabile. Il governo sta ottenendo di rinviare la decisione, ma non è entrato nel cuore del problema, che ancora non è stato risolto”.
“Il Ministero dei Trasporti e quello della Salute – ha proseguito Fossati – devono dare una risposta chiara su questo punto. Non possiamo lasciare aperto un contenzioso che provoca, ogni giorno, danni e incertezze verso il volontariato e i cittadini. È necessario, inoltre, affrontare in modo unitario tutti i temi che riguardano il Codice della strada relativi al trasporto sanitario, ad esempio per quanto riguarda il divieto per i familiari di salire sui mezzi di trasporti e per il quale basterebbe una semplice regolamentazione”.
[comunicato on. fanucci]