«FAR.COM.? IO STO IN VIETNAM»

Il Vietnam ha una nuova capitale...
Il Vietnam ha una nuova capitale…

PISTOIA. Ve lo ricordate Avanti, c’è posto!? Era un pezzetto di gossip che si divertiva a aprire un toto-cambio in Far.Com. dopo il lascio e raddoppio di Simona Laing, ormai di casa con Marino a Roma.

Ma la cosa non si era fermata lì. Qualcuno aveva chiesto alla Giampaoli se era vero o no che lei sarebbe subentrata, armi e bagagli, alla sua acerrima avversaria: non scordiamoci che la Laing era stata “estromessa” con due mosse a dama. La prima, la scesa in campo della Giampaoli; la seconda la “mossa” di Sabrina Innocenti, la nipotina di Moreno Seghi, di San Marcello, sparita in Montagna ancor prima di far sentrire la sua esile voce.

A chi ha chiesto se il subaffitto in Far.Com. fosse vero o no, la Giampaoli ha risposto, qualche giorno fa, che lei “stava” in Vietnam. Il verbo stare usato come per trovarsi, ma con accezione e sfumatura napoletano-romanesca. Di modo, insomma.

Come si vede i toscani amano – come del resto Rossi – sentirsi e professarsi comunisti (vedi). Alice – se è vero quanto diceva – si trovava (e dove meglio?) nientepopodimenoché nel… paese delle meraviglie.

Le semplici verità
Le semplici verità

Di fatto, però, sembra che i renzisti (renziani è troppo buono…) si siano fatti vivi con Mr Bertinell e gli abbiano chiesto di riallocare a loro la Far.Com. E, sempre di fatto, sembra che Mr President abbia loro risposto che, finché lui fosse vissuto, sarebbe stata sua cura affidare Far.Com. a chi gli pareva. Anche Bertinelli, nei fatti, è un altro comunista toscano che fa come vuole sempre e comunque.

Quindi a chi andrà l’eredità Far.Com.? Ai renzisti o a chi vuol Lui, il filosofo – e quindi, forse, anche a chi ha percorso il Mekong con “anima trepidante e commossa”…?

Per i curiosi di sinistra a cui nessun pensiero va bene se non il loro unico, vogliamo ricordare una norma e regola fondamentale nell’Europa che loro (da Renzi in giù) adorano e nella posizione di chi prega nelle moschee: «Toute personne a droit à la liberté d’expression. Ce droit comprend la liberté d’opinion et la liberté de recevoir ou de communiquer des informations ou des idées sans qu’il puisse y avoir ingérence d’autorités publiques et sans considération de frontière (Art. 10, Convention européenne des droits de l’homme – che i comunisti nostrali farebbero bene a leggere e a studiare a memoria)…

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13 thoughts on “«FAR.COM.? IO STO IN VIETNAM»

  1. MASSIMO BALDI su facebook, in commento a questo articolo: Ma di che si parla? Il
    Manager di una partecipata si sceglie per le competenze non per le appartenenze correntizie o di partito… sarebbe come se il sindaco ponesse a capo della SPES o della SDS degli ex socialisti di funesta e disastrosa corrente Lombardiana solo perché è stata la sua… ma via

    1. Baldi chi?…o Baldi…certo che siete proprio ingordi…e poi ci avete qualcuno in grado?…
      Massimo Scalas

  2. Buon pomeriggio Direttore. Secondo me….
    1- Chiaro che tutti vogliono quella poltrona…come potrebbe essere diversamente, ora che la Laing ha portato Farcom in utile stratosferico….prima era una rogna ma ora si va lisci sul velluto (e poi, dato che la vendono, chi arriva non dovrebbe fare in tempo a combinare troppi disastri)
    2- O Bertinelli gli molla la seggiola o gli fanno fare di nuovo le primarie l’anno prossimo…con Bartoli in lizza ovviamente…scommettiamo?
    Massimo Scalas
    PS. Anche la Cambogia di Pol Pot non era male…

  3. Non capisco se Massimo Baldi, nel fare questi discorsi da ingenua faccia d’angelo, c’è o ci fa! Ma in che mondo vive?! Quando è che nel mondo di questi piccoli, mediocri ed insulsi politicanti di jnfimo cabotaggio, si fanno le scelte per meriti e non per partitocrazia? Guarda, Baldi, che non hai a che fare con un branco di stupidi! Se proprio non ti viene in mente nulla di sensato o intelligente da dire ( capita anche ai migliori, ogni tanto), puoi anche stare fermo un giro e ricaricare le pile per l’occasione seguente.
    Piero

  4. Ancora MASSIMO BALDI su facebook: Se poi ‘renziano’ diviene un gagliardetto privo di contenuto politico, che magari include anche un’Elena Baldi… allora vabbè…. comunque Elena è persona seria e in gamba e se Samuele la nominasse esaudirebbe un mio desiderio… anzi: diciamo pure che Hic te Nunc segnalo al sindaco il suo nome come persona di mia piena fiducia

    1. ah!ah!ah! non posso credere che l’hanno mandato in Regione!…mi sto pisciando addosso dal ridere!
      PS. Bertinelli sei avvertito: o gli dai la poltrona o ti aspettano le primarie.

      1. MASSIMO BALDI ed ELENA BALDI, sempre sullo stesso post di facebook:

        MB Basta intendersi. ‘Renziano’ non è una categoria politica, né ripeto un gagliardetto che ci si può appuntare al petto con noncuranza. È una sintesi giornalistica che sussume tutta una serie di cose che con altra sintesi nominalistica si può racchiudere sotto il rispetto della sinistra liberal… ad esempio chi come – ad esempio – Elena approva l’azione politica del sindaco di PT non può essere verosimilmente definita ‘renziana’, non per una lotta manichea tra il bene e il male, ma per amor di logica

        EB Caro Massimo sono del PD.
        Sono entrata nel PD sulla scia di Matteo Renzi, ne approvo in gran parte le azioni, stimo il sindaco Bertinelli e l’unico mio obbiettivo è che il nostro partito sia lo strumento essenziale per il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini di Pistoia e d’Italia.
        Probabilmente sarò ingenua, probabilmente non sarò una politica ma è il mio modo di essere a cui non rinuncio.
        Trovo ridicolo definirsi Renziani e combattere allo stesso tempo contro Bertinelli.
        Sono critica e non condivido la cd minoranza pd che a livello nazionale contrasta l’opera riformatrice del Governo e allo stesso tempo non condivido il continuo attacco ad opera di altra minoranza pd a livello locale contro il palazzo di Giano.
        Ritengo di avere le idee chiare e ti devo confessare che non comprendo molto il senso complessivo del tuo discorso

        MB Complessivamente è in vero molto chiaro: a Roma, a Pistoia, a Londra e a Washington essere liberali significa una serie di cose che l’amministrazione pistoiese – legittimamente – contraddice e a cui si contrappone, anche apertis verbis. O si sta di qua – a Roma a Pistoia a Londra a Washington – o si sta di là.
        Se sei d’accordo con l’operazione mense del comune di pt, sei d’accordo con Vannino Chiti e la sua risposta alla tua missiva diventa fortissima. Si chiama politica.
        E non serve grande esperienza.
        Basta onestà intellettuale e igiene concettuale

        1. MASSIMO ALBY si tuffa a capofitto nello scambio di battute su facebook: Il giochino politico tutto pistoiese del nessun tocchi Bertinelli.Che di fatto esclude qualsiasi possibile confronto nel partito.
          Bravo Massimo!!
          La città versa in condizioni mai viste in passato le stesse condizioni politiche in cui versava il Paese prima che Renzi cambiasse il passo.
          Il punto ieri il Pd ha mostrato il coraggio e la forza di rimettere il confronto nel partito,qui a Pistoia c’è questa forza?
          Smettiamola di prendere in giro i nostri elettori .

          1. Buon giorno Lorenzo: i due Baldi sono esilaranti e non se ne rendono conto (in questo si confermano appartenenti a quella classe politica autoreferenziale che io disprezzo). Parlano tra loro su FB usandolo come fossero due vicini che si spernacchiano dai rispettivi giardini. Si muovono e discutono facendo di tutto una questione di onore personale, di punto da mantenere e, leggiadri incrociano le spade come se a qualcuno fregasse davvero qualcosa di loro due. Non hanno ancora capito che qui la gente vuole soluzioni ai propri problemi e non dissertazioni grottesche su ciò che è liberal a Washington. B&B sveglia che da voi mi sa che i letti sono scomodi e i pasti piuttosto scadenti…
            Massimo Scalas

  5. Anch’io, leggendo adesso, dopo qualche giorno, tutta la serie degli interventi, rimango “basito” dalla nullità dei contenuti insita nei cinguettii dei due Baldi (con particolare riferimento a Massimo); e non posso non ricordare con tristezza come, da questo punto di vista, l’Italia sia cambiata addirittura in peggio da quarantacinque anni a questa parte, quanto a discorsi pieni di riferimenti vacui ed insulsi a mere questioni di schieramento, ma assolutamente vuoti di riferimenti a programmi concreti e concretamente realizzabili.
    E mi piace ricordare ad interlocutori che immagino tutti o quasi più giovani di me, come la battaglia per l’inserimento nel dibattito politico di veri e tangibili riferimenti alle cose da fare, fu, a suo tempo, uno dei punti cardine della lotta politica di Ugo La Malfa del Partito Repubblicano, uno dei più grandi e nello stesso tempo dimenticati e misconosciuti uomini che abbiano calcato le aule parlamentari nel dopoguerra.
    Ma evidentemente, non c’è stato un cane che abbia seguito la sua lezione.
    Piero Giovannelli

  6. O forse, Massimo, è proprio perché si rendono perfettamente conto del livello di chi ha dato loro il voto che si possono permettere di vivere fuori dalla realtà.
    Possiamo perciò esprimere un minuto di solidarietà ai tanti elettori “ingenui” che hanno votato la “nuova classe dirigente” renziana, locale e nazionale, convinti “in buona fede” che fosse interessata davvero ad un cambiamento reale.
    Questa “nuova classe dirigente”, locale e nazionale, è qualcosa di profondamente umiliante per tutta l’Italia, ma a conti fatti ce la stiamo meritando tutta …

  7. Sembra di vedere una scena dell’Adone del Marino…

    VII, 210
    Deve per questo la mia bella moglie,
    bella ma poco onesta e poco fida,
    qualora a trarsi le sfrenate voglie
    cieco appetito la conduce e guida,
    punto ch’io metta il piè fuor dele soglie
    e da lei m’allontani e mi divida,
    puttaneggiando dentro il proprio tetto,
    disonorare il marital mio letto?

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