fasce. GREEN AND BROWN, ROBA DA LOCKDOWN

L’infelice posizione del sindaco (si fa per dire) Romitino tenuto in pugno, per i gemellini, da Mazzanti & Niccolai SAS, premiata ditta di “cioccolatieri”


Tengo in piedi da sempre questa lista per un mio accordo con l’abusivista


SE GLI LEVANO UNA ZAMPA

GABRIELINO POCO CAMPA


 

Fischio è davvero un’eccellenza. Ma da qui a avere un sindaco con fascia, c’è tanta strada… Che ne dice la prefetta Messina?

 

C’è un modo icastico per rappresentare la sindacatura del Romitino di Quarrata. Un metodo oscillante fra l’immagine e la fisica. In qualità di sindaco, Gabrielìn del Santonovo può essere rappresentato da un tavolo particolare: quello a tre piedi che serve alle sedute spiritiche.

Questa immagine coinvolge un mondo carico di significati, richiami e afferenze. Di legami e di tegami, vista la visita da Fischio, che è davvero un’eccellenza, non però del Comune, come dice lui, ma solo di sé e grazie a sé e basta.

Approfitto di questa autoesaltazione del Romitino (anche lui, come del resto il suo predecessore in ogni senso, Mazzanti, sempre contornato dalla schiera dei sette nani in griffe di Tvl) per segnalare, ai lettori quarratini non contagiati per forza dalla bellezza della sinistra pappona, un commento sulla realtà della sindacatura Ro-mitica.

«Le difficoltà (per Gabrielìn – n.d.r.) nacquero già al congresso tra chi votò Bonaccini e chi la Elly la svizzera, che erano la maggioranza. Ovvio che gli ex Pci, Mazzanti in primis, erano per la Elly. Al Romitino gli contestano di essere troppo “moderato” e anche per questo lui la fascia la mette sempre e ovunque anche per andare al cesso… Deve autoconvincersi di essere lui il sindaco. Ma sa benissimo che le scelte che deve fare sono quelle che Okkióne e company gli impongono».

È un giudizio politico azzeccatissimo, direi. Torna a pennello perché ci fa vedere, anche in questo caso, un Romiti che va al ristorante-pizzeria non solo fasciato da sindaco, ma addirittura con la giacca (la cravatta no). Un vero evento.

Non ho memoria di nessun altro sindaco a cena che si fascia di fascia e tiene in mano il gelato di Tvl. Eppure in archivio di foto si sindaci ne ho abbastanza: ma una serata da Fischio non è certo una missione sindacale!

Dunque va bene la rappresentazione del Romitino-sindaco come tavolo a tre zampe. È perfetta. Lui, povero Shrek, moderato (ma più che moderato modesto in tutti i sensi) lo sa bene che è in mano a chi lo sorregge solo per fargli fare le proprie volontà.

Sia fatta la vostra volontà, Mazzanti & Niccolai, trafficanti che Quarrata avete messo nei guai e che, con la protezione della procura, finché vi dura vi farà verdura…

Bardelli, assùmilo a Tvl. Regge il tuo gelato assai meglio della carica da sindaco

A “bimbo in fasce” gli si dà in mano il gelato di Tvl e la convinzione che, se fa il bravo, arriverà alle stelle.

Sin qui l’immagine e la rappresentazione icastica. E ora passiamo a quella della fisica e della scienza da Elementi di Euclide.

Se nella geometria piana per tre punti passa uno e un solo piano (infatti i tavoli a tre zampe non tentennano mai), in fisica, per la forza di gravità, se a un tavolo a tre piedi gliene togli uno, il tavolo va giù, non c’è Cristi – e non basta neppure l’Elly a tener ritti i suoi asinelli.

Conclusione: forse il Romitino mette le mani avanti per non farsi male. Mi spiego meglio: si fascia per parare le sbucciature ai ginocchi nel caso che uno dei due marpión, che gli reggono il tavolón da seduta spiritica, ritiri all’improvviso il proprio sostegno, garantendo, per assurdo, un appoggio tanto robusto da far cadere di colpo il Romitino.

Che gode troppo del sentirsi chiamare sindaco e che, per questo, è disposto a mangiare tutta quella cosa marrone… come si chiama…? Cioccolata? No no, non è quella.

Al momento non me ne viene il nome.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]


 

Il seggio vacilla. Si mostrano alteri, il Marco e il Simone, che fungon da alfieri. Ma suona la squilla nell’umida sera ed il Romitino cadere può a pera.

Lo strizza il Mazzanti con l’Elly alle spalle; e può, coi suoi fanti, respingerlo a valle. Lo punge Simone con sua Italia Viva, e tosto gli impone d’andare a deriva.

Lui piccolo e solo, lui sindaco a fascia, se ’un fa il bòn figliolo, finisce in ambascia. Perciò si equipaggia di fascia ogni giorno: «Gli stronzi, mannaggia, mi levo di torno!».

Ma il mondo è crudele e d’anima privo, ti prende alle mele l’assess-abusivo. E l’altro l’okkiàle si leva e minaccia: «Sta’ lì, Romitino, tu hai perso la faccia!»


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