FATTORI SU ‘LA BUONA SCUOLA’: «RENZI E GIANNINI COME MORATTI E GELMINI»

Tommaso Fattori
Tommaso Fattori

FIRENZE. Un modello autoritario fondato sulla negazione del dissenso e l’assenza di dialettica democratica. Su queste basi si fonda la riforma de “La buona scuola” del governo Renzi, anch’essa come tutto il suo operato sempre più lontana dal dettato costituzionale e da quell’art. 34 che sancisce una scuola pubblica, gratuita e aperta a tutti.

Lo afferma il candidato alla Presidenza della Regione Toscana Tommaso Fattori in merito all’avvio della discussione degli emendamenti del Ddl in materia di istruzione.

“Ho deciso di partecipare alla fiaccolata di stasera a Firenze perché credo che salvare la scuola sia una priorità assoluta. Senza una scuola pubblica, laica, libera e gratuita, non c’è possibilità di progresso per la nostra società, di cambiamento, di uguaglianza. Purtroppo anche su questi temi Renzi e il Pd si sono rimangiati le parole di opposizione di questi anni e si sono allineati alle stesse politiche di Moratti e Gelmini: finanziamenti ai privati e taglio al pubblico, presidi-manager, valutazione iper-competitiva.

C’è bisogno davvero di una “buona scuola” per cambiare l’Italia, ma questa buona scuola la conoscono prima di tutto studenti, insegnanti e genitori. È partendo da loro, dalle loro idee, dalle loro proposte, che si può davvero cambiare la scuola: le priorità sono – conclude Fattori – il diritto allo studio per tutti (e non solo per chi si può pagare libri e trasporti) e la dignità degli insegnanti (che tirano la carretta in condizioni sempre peggiori, soprattutto i più giovani e precari). Spendiamo meno soldi in grandi opere inutili e in regali alle scuole private e usiamoli per costruire una scuola pubblica di qualità per tutti.

Questa sì che sarebbe una buona scuola”.

[ufficio stampa fattori]

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