
MONTECATINI. Montecatini è l’unico comune a doppio turno della nostra provincia dove il centro sinistra non ha vinto al primo turno. Questo, per noi, si traduce in una grande opportunità nel riportare il centro destra al governo della città e in più rappresenta l’unica possibilità per rimanere una forza politica importante, nel panorama provinciale, dopo la perdita di tutti i comuni governati dal centro destra al netto di Chiesina Uzzanese.
Prima occorre fare un analisi approfondita del risultato elettorale. Ricordo che parallelamente alle amministrative si sono svolte le elezioni europee e tutti noi sappiamo come esse abbiano una valenza più politica. Vogliamo partire proprio da questo dato perché crediamo che il risultato amministrativo sia stato fortemente influenzato dal voto europeo, più politico. Partendo dall’esame dei dati innanzi tutto possiamo permetterci di fare un analisi parallela in quanto i voti validi delle due votazioni sono pressoché identici:
- Europee 10.122
- Amministrative: 10.387 (voti sindaco)
- Bellandi incassa un totale di voti pari a 4.879 voti
- Sensi ha un consenso pari a 3.549 voti
- I due risultati rispecchiano fondamentalmente i due schieramenti di centro sinistra e centro destra delle europee.
- Centro sinistra: totale 4.952
- Pd 4.454
- Tsipras 319
- Altre 179
- Centro Destra: totale 3.241
- Fi 2.266
- Fdi 489
- Lega 486
Con una differenza che Bellandi perde leggermente rispetto alle forze di centro sinistra, Sensi invece guadagna circa 300 voti rispetto alle forze di centro destra. Come si è notato nel conteggio dei voti europei del centro destra non ho inserito i voti europei di NCD-UDC in quanto vi è una certa similitudine fra il voto europeo (252 voti) e il risultato della lista Unione di Centro-Civica in appoggio alla Motroni. (217 voti). Anche il voto di protesta segue in qualche modo il parallelismo europee amministrative.
Alle europee i grillini hanno ottenuto 1.676 voti. A livello amministrativo questa protesta si è traslata nel risultato del candidato grillino con 889 voti e nella lista Ora-Motroni con 507 voti. I 300 voti di differenza, rispetto ai voti grillini alle europee, sono quelli guadagnati da Sensi. Una particolare attenzione vorremmo riporgerla al risultato della lista Patto della città , sottolineando come dall’analisi di cui sopra il contributo di Fdi e Lega non sia stata di 300 voti, espressi dalla lista del patto, ma bensì di 1.000 come risulta dal dato politico di cui sopra. La lista Patto per la città non è stata premiata dagli elettori di Fdi e Lega semplicemente perché in parte essendo un elettorato fortemente identitario non hanno ritrovato il simbolo anche sulla scheda del comune e perché non è passato il messaggio che la lista il Patto per la città era la lista anche di Fdi-An e Lega. E quindi non ha intercettato il voto di opinione espresso dal risultato di Lega e Fdi alle europee. Aggiungo che i 311 voti sono sostanzialmente dati dalle preferenze delle persone in lista e i circa 200 preferenze/voti degli uomini della destra. Sono i 200 voti mancanti a forza Italia rispetto alle europee.

Infatti la Mussolini, candidata appoggiata da La destra in Forza Italia, ha preso 144 preferenze. In sostanza la lista patto per la città ha raccolto i voti di preferenza dei suoi candidati e non il voto politico che invece, pur rimanendo nell’ambito del centro destra a sostegno di Riccardo, si è diluito nelle altre liste di appoggio. Chiaramente questa è un’analisi che si basa sui grandi numeri e non sul comportamento individuale dei singoli. Non vuole essere il vangelo ma vuole fare una fotografia e dare un aiuto a trovare le migliori strategie da mettere in campo in questi 15 giorni. Avrete notato che la nostra analisi si basa sui numeri assoluti e non sulle percentuali perché al ballottaggio si vince e si perde per un voto. Da oggi non esiste più un patto della città ma singoli partiti che daranno il proprio contributo.
Noi abbiamo di fronte tre problematiche su cui riflettere. Riportare a votare il nostro elettorato in maniera compatta ,quello che ci ha votato al primo turno. Recuperare quel voto di protesta che ha fatto la differenza. Riportare al voto una parte di coloro che non hanno votato (circa un terzo degli aventi diritto non ha votato e circa 2.000 persone in meno rispetto alle scorse amministrative). Per quanto ci riguarda siamo convinti, confortati dal risultato ottenuto alle europee, che Fdi-An rappresenta l’ unica e sola destra nel panorama politico nazionale e locale e da qui ripartiamo per ridare una casa comune a tutta la destra e per il ballottaggio abbiamo solo un indicazione da dare hai nostri elettori. Dobbiamo fare una scelta di campo. Senza se è senza ma. Dobbiamo stare nel centro destra. Per i valori, per le idee e per mantenere viva la fiamma della destra a Montecatini e nella provincia di Pistoia appoggiamo Riccardo Sensi.
Patrizio La Pietra – Ilaria Michelucci
Fdi-Alleanza Nazionale Pistoia