FDI-AN: «UNA VIA PER EMANUELA LOI, MORTA INSIEME A BORSELLINO»

Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale
Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale

MONTECATINI. In occasione del  24° anniversario della strage di via D’Amelio, a Palermo, in cui morirono per mano della mafia il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta, il dipartimento Tutela Vittime di Fratelli d’Italia-An esprime il suo sostegno e la sua solidarietà alle forze dell’ordine e di polizia per il lavoro e l’impegno profusi alla sicurezza dell’intera collettività.

E chiede al sindaco Bellandi e ai sindaci delle principali città della provincia di accogliere l’iniziativa  promossa dall’Area Tutela Vittime volta a intitolare una via a Emanuela Loi, tiratrice scelta facente parte della scorta del giudice, persona di grande coraggio e con forte dedizione per il suo lavoro..

Ci sembra più che doveroso omaggiare una ragazza che con la sua forza ha sfidato l’omertà della mafia. Con lei commemoriamo e ricordiamo con orgoglio tutte le persone che si sono schierate contro le organizzazioni criminali, affinché la speranza di sconfiggere ‘Cosa Nostra’ non si spenga mai.

Purtroppo se venisse dato seguito all’attuale testo del disegno di legge che introdurrebbe nel codice penale italiano il reato di tortura le forze dell’ordine non potrebbero più esercitare il loro dovere di difendere i cittadini.

Perché “le violenze, o minacce gravi, neppure reiterate, che cagionano acute sofferenze fisiche o un verificabile trauma fisico, con aggravanti a carico dei Pubblici Ufficiali fino all’ergastolo” previste dalla norma appoggiata dal governo Renzi, sono una arma terribile in mano ai criminali che potranno trascinare sotto processo le Forze dell’Ordine ogni qualvolta debbano intervenire con la forza per vincere una resistenza o difendere i cittadini .

Per noi prima viene il diritto alla sicurezza per i cittadini onesti e la tutela delle Forze dell’Ordine che rischiano la vita, infine le garanzie che devono essere riconosciute in uno Stato democratico anche ai malavitosi. Chi appoggia l’introduzione del reato ha una gerarchia dei valori che mette al primo posto la tutela degli aggressori e non quella degli aggrediti.

[michelucci – dipartimento tutela vittime fdi-an]

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