fdi. RIGENERAZIONE BOSCHIVA, UN PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE TERRITORIALE

Da vari esponenti di Fratelli d’Italia l’appello ad intraprendere un percorso di tutela del patrimonio boschivo a partire da un censimento arboreo e fitosanitario che ci mostri il reale stato di salute delle piante

Un esempio di bosco ceduo

PISTOIA.  La montagna ed il suo patrimonio boschivo in passato venivano considerati una risorsa fondamentale per la tutela del territorio ma oggi questo aspetto rischia sempre più di venire meno.

Proprio adesso non possiamo permetterci di rimanere insensibili e fermi di fronte alle calamità naturali ed ai cambiamenti climatici che in questi anni stanno colpendo ed investendo il nostro territorio nazionale e locale.

La montagna non può più attendere e l’intervento dell’uomo deve essere incisivo e tempestivo per fronteggiare ed arginare tali fenomeni, sempre più frequenti.

Il nostro territorio presenta un patrimonio arboreo boschivo stanco e malato perché spesso privo di interventi manutentivi ordinari e straordinari.

Si incorre in frane, smottamenti, cedimenti territoriali e problemi di assetto idrogeologico con danni ingenti all’ambiente, alle nostre infrastrutture e soprattutto all’intera collettività.

Daniele Vannelli

Per cercare di contrastare questi problemi è necessario un progetto di riqualificazione territoriale delle aree boschive, partendo da una verifica tecnica legata al censimento arboreo e fitosanitario che ci mostri il reale stato di salute delle piante.

Inoltre il ricambio generazionale, permetterebbe una riqualificazione del patrimonio boschivo agevolando sia la produzione di biomassa che l’industria del legno con un incremento di attività lavorative che andrebbero a beneficio dello sviluppo economico del territorio.

Da non tralasciare la filiera delle piante da frutto di qualità, importanti in termini di produttività e redditività, non solo sotto l’aspetto della produzione di legname.

Salvaguardare le piante da possibili attacchi di natura parassitaria e non parassitaria è necessario per intraprendere un percorso di tutela del patrimonio boschivo.

Occorre mettere imprenditori e soggetti privati in condizione di operare al meglio, superando sia la pesante burocrazia che i numerosi vincoli delle zone demaniali e riserve montane, che rallentano e poco agevolano l’ attività di taglio.

Per lo sviluppo di questo percorso è importante un progetto condiviso da parte delle amministrazioni locali, insieme alla regione, al fine di intercettare i fondi necessari.

Auspichiamo altresì che anche da parte del governo nazionale via sia sempre più una maggiore consapevolezza di questo macro tema in cui ruota anche una vita sociale ed economica legata alla montagna stessa.

 

Vannelli Daniele – Consigliere comunale di Fratelli d’Italia

Tonarelli Andrea – Consigliere Provinciale FDI

Luca Davagni – portavoce circolo FDI San Marcello Piteglio

Alessandro Olioni – portavoce FDI Abetone Cutigliano

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