Pio VII (Paolo Stoppa) diceva al Marchese del Grillo (Alberto Sordi): «Figliolo, la giustizia non è di questo mondo…». Piazza del Duomo ce lo conferma ogni giorno
MA IL GIUDICE TERZO E IMPARZIALE
È PROPRIO UN SÌ RARO ‘ANIMALE’?
Mi è arrivata questa immagine. Non apprezzo il rap, ma molto di più, al contrario, il rip o “riposa in pace”.
Mi sembra più degno della super-scimmia che ha i suoi apici in questi artisti stra-cantati e stra-famosi, pronti, con le loro Barbies, a festeggiare i compleanni in un supermercato affittato apposta per tirarsi panettoni, cavoli e carote. Peccato non in culo, come più propriamente sarebbe degno di loro.
Mi stupisco della decantata gente democratica che ascolta Fedez sparlare dei politici e delle forze dell’ordine, rimproverando ai primi – con l’unico neurone comunista – di portare i gruzzoli in Svizzera.
I citrulli non mancano mai, se innesti un ritmo ossessivo da popoli della Polinesia e gli rimbombi il capo.
Soprattutto è sublime pensare che questo artista della parola, senz’altro più aquila di un D’Annunzio, ha una mogliettina che vendeva bocce di acqua Evian alla modica cifra di 8 € cadauna.
Ditemi che differenza c’è con tutte quelle merde che, di legislatura in legislatura, si siedono in parlamento né più né meno di come fanno la mattina sul loro wc.
Il commento a Fedez, però, è crudele nella sua ingenuità. Isa Manzaro è fiduciosa che ora che un colonnello in pensione si è incazzato e ha denunciato il pisquano per la cloaca che gli è scappata dal cervello e dalla bocca, paghi il fio delle sue colpe.
Poi la Manzaro ci ripensa e aggiunge che in questo paese può succedere di tutto.
E ha ragione. Gliene ricordo due, di esempi, ascrivibili all’esimio tribunale di Pistoia.
Nella città di Vanni Fucci e di Cino il maestro di diritto a Bologna:
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si può scopare per strada e nessuno fiata, ma non si può pisciare accostati a un guardrail dell’autostrada. Decisione passata in giudicato anche grazie a una Cassazione che, sì, dovrebbe davvero finire cassata, nel senso di essere sigillata in una cassa non per un rap, ma per il giusto rip della giustizia (?) italiana
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si può dire tranquillamente (a dirlo è stato Alessandro Galardini, ex-assessore del Comune di Montale) che «i carabinieri sono dei fascisti», a microfono aperto, in aula
Detto questo, approfondiamo il discorso. Anche in quest’ultimo caso un milite di onore specchiato, il luogotenente dei CC Sandro Mancini (che non esito a definire perseguitato, a mio parere, dal fu PM Renzo Dell’Anno, anche grazie alla sua longa manus, il sostituto Giuseppe Grieco), non fece neppure come il colonnello che ha denunciato il tatuato della Polinesia: si limitò a esprimere su facebook un suo indignato dissenso rispetto alla disonorevole figura istituzionale fatta da Alessandro Galardini.
Galardini, seppur licenziato in tronco (= fatto dimettere) dal suo patron don Ferdinando Betti di Montale, non esitò a sentirsi offeso e diffamato.
E il PM capo di Pistoia, Tommaso Coletta, il procuratore che aveva promesso di aiutare la «gente comune», non ci pensò due volte: lo rinviò a giudizio per diffamazione nei confronti di un diffamatore (Galardini) certificato dalla registrazione magnetofonica.
È questa la giustizia? Dicono che a Pistoia abbiamo magistrati terzi e imparziali? Errato: per non dire che sono menzogne e trappole autoincensatorie. Insomma: pubblicità ingannevole.
A Pistoia il discorso funziona così:
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sei di sinistra oppure una figura di riferimento alla don Biancalani? Sei al sicuro: anche se ti toccano, lo fanno per finta, poi esci fuori come è successo a vari personaggi noti e meno noti (se fo nomi, mi ricoprono di querele e Curreli e Grieco le mandano tutte a giudizio)
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sei un rompipalle come il Bianchini e denunci che il Comune di Quarrata ha favorito il ragionier non-dottor Romolo Perrozzi, apprezzato e benvisto Ctu del tribunale di Pistoia o sei un inviso agli Dèi come il luogotenente Sandro Mancini? Allora sei messo male, piccolo grande uomo: perché tre quarti della procura ce li hai contro
Volete negarlo? Provateci e – soprattutto – provate il contrario.
Se in Italia non si ferma il magistratismo (neologismo per «comando e io e voi non siete un cazzo») è un vero problema che, alla fine, potrà essere risolto, ma solo attraverso una rivolta civile.
Lo insegna la storia, gente. Mica il Bianchini.
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Se chi ha il dovere di parlare e tener d’occhio il potere (politici, giornalisti e anche cittadini) avesse leccato meno e parlato di più, oggi non saremmo a questi punti, cari pretonzoli…