AGLIANA. Quest’anno la piazza Gramsci è diversa: l’albero natalizio allestito dall’Amministrazione, fa la sua bella figura, in compagnia di un cervo, realizzato con la tecnica dell’arte topiaria da una azienda agricola specializzata del nostro Comune.
Il Capogruppo di maggioranza di FdI Fabrizio Baroncelli, ha coinvolto alcune aziende vivaiste e, con la disponibilità di alcuni imprenditori del settore ha ricevuto l’insieme dell’arredo urbano che restituisce il sentimento delle Festività incombenti.
Anche la Parrocchia di San Piero ha confezionato una bella capanna con la sacra famiglia, impiegando quest’anno, un Giuseppe, Maria e Gesù raffigurati da delle statuette tradizionali: in questo modo sono risolte le polemiche che lo avevano criticato per la omessa presentazione del presepe nel Natale dell’anno 2018, che ci costrinse a una narrazione della amena vicenda.
Resta da chiedersi che cosa penseranno i giovani gestori del negozio di cibo etnico, che ha recentemente aperto sull’altro lato della piazza, nel locale che fu dello storico barbiere Nistri, anche considerate le polemiche che sono scatenate ovunque dai catto-comunisti italiani preoccupati della sostanziale affermazione del rispetto dei “non Cristiani”. Saranno indifferenti o indispettiti dall’irrispettosa allegoria tradizionalista?
I giovani extracomunitari che lo gestiscono, sono un gruppetto vario e probabilmente diversamente orientati in quanto a professione religiosa, probabilmente dei musulmani.
E dunque, se davvero tali (alcuni informatori, ci rassicurano: non sono della categoria degli integralisti wahhabiti sunniti, ma dei veri moderati, ed ecumenici), potrebbero anche soffrire per la continua e perseverante presenza del Santo Presepio, registrandolo un maldestro tentativo di cooptazione religiosa.
Chissà cosa pensano: potrebbero rivolgersi alla Commissione Pari Opportunità della Fede (che non esiste, ma che Enrico Rossi potrebbe dunque istituire per erogare 100mila euro di vaìni pubblici a sostegno dei commissari) o al difensore civico regionale Sandro Vannini per il ripristino della più sostanziale “neutralità fideistica” (sob!) della piazza, così sfacciatamente orientata.
E nel caso, la compagine delle Pdfc (il club delle pie donne si è costituito il 13 Febbraio 2013, spontaneamente, come le sardine) difenderà le ragioni del Parroco più progressista che c’è (dopo Biancalani) e dunque, del Santo Presepe o della morale del politically correct alla quale si richiamano sempre a incominciare dalla venerazione della senatrice Liliana Segre?
Alessandro Romiti