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MA UN CHE SI NÓMA ‘NERI’
TE LI METTE I PENSIERI…?
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AGLIANA. Daniele Neri è un lettore attento e critico della nostra testata e noi lo ringraziamo perché ci permette di essere più accurati nelle cronache, ricche anche di critiche e pennellate satiriche, cosa che non piace affatto al sig. Claudio Currelli della Terra Aperta, e alla procura pistoiese che lavora per la gente comune (dice).
Il Neri, dicevamo, è indignato quando scrive un commento sul post tratto dalle pagine facebook del nostro quotidiano, dove ci contesta di essere dei superficialoni approssimativi che “non vanno a fondo” nelle questioni: perciò adesso – saluto al Duce! – lo accontentiamo pensando che, oltre lui, faremo contento anche l’assessore Agnellone che pure ci critica per questo e altro ancora, con minacce e aggressioni.
Scrive il Neri: quando ignoranza e cattiveria non riescono neanche ad andare a fondo ma rimangono a galla con tutta la sua misera vita di scribacchino… Del resto lui capisce molto di fotografia (ma assai meno d’ermeneutica, insieme a Panettone), e ci impegna in un’analisi semiseria (ma approfondita) della apodittica sua proposizione che manca di soggetti, predicati e complementi, consentendo al lettore diverse interpretazioni.
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Primo problema: quando e come è che l’ignoranza e la cattiveria, dovrebbero andare a fondo?
Per “fondo” cosa si intende: il problema che è oggetto di cronaca o la sua causa? E nel caso che ci si andasse “a fondo” cosa dovrebbe succedere?
E lo scribacchino chi è nella fattispecie, il cronista o l’assessore Agnellone di Dio/neodiccì/cianchettatore (al quale il Neri si sarebbe affiancato spiritualmente) che, finalmente, è riuscito dopo ben due anni – aveva proibito a chiunque dei suoi affini di leggere il giornale e parlare con noi, indemoniati – a fare addirittura una nota di risposta con un commento minatorio, ma anche fumoso?
Sorprende questo sentimento di solidarietà con un esponente della destra (FdI) che, dopo avere ristabilito una forte intesa – a quel che si dice – con il fu comandante Nesti (galeotto è stato il maxi-processo politico incardinato dal sig. Curreli contro di noi) ha avviato un’inattesa corrispondenza con il già presidentissimo Corrado Artioli della locale discutibile Misericordia.
Oggi, Ciottoli d’Ombrone sembra aver conquistato la simpatia di un terzo esponete della sinistra profonda, il sempre critico Neri, minimo esponente della nomenklatura rossa agrumiese, ma molto attivo sui social – come il più delle volte quelli che non sanno scrivere il famoso Napalm di Crozza.
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Se la parola scribacchino era rivolta a noi di Linea Libera, sarebbe dimostrata una nuova nuova liaison neo-cameratista (che non è la Camera di Commercio) autorizzata dagli inciuci di questi due anni che il trio avetano assicurava nel regno della melletta aglianese?
Del resto anche Giuseppe Stalin nel 1941 diramò l’ordine ai compagni di Parigi di aprire le porte della città alle truppe di Hitler per assicurare una dominazione dell’asse Berlino-Mosca.
Così sarà ad Agliana, con l’asse FdI/Le(S)a – dal 21 settembre Le(SS)a – e [P]artito [D]ominante.
Che ne dite: vi sembra fanta-politica, fanta-scienza o… Fanta (non è bona, ma è tanta) e basta? A noi tutt’altro: contatevi gli inciuci di questi primi due anni di consiliatura e vi gratterete in testa.
Vedremo forse il compagno/neocamerata Neri allineato e coperto a fare il saluto romano il prossimo 25 Aprile in piazza Resistenza con il capo pattuglia di nostalgici inciucisti per mantenere il controllo di Agrùmia in attesa dello tsunami del 2024? Chissà chi lo sa: eja, eja…!
Per concludere, alla giunta disgiunta di Agliana non manca un addetto stampa, ma eventualmente un esperto della storia locale con l’archivio dati memorizzato per riconoscere e smascherare le decine di conflitti di interesse, di illeciti amministrativi e no, e di spregiudicate cazzabubbole a palazzo a causa delle connessioni familistiche e del silenzio degli innocenti.
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealbera.info]