firenze. ISTITUTO SANGALLI, UN EVENTO SPECIALE PER SIMONE WEIL

Simon Weil.LDFIRENZE. Una serata dedicata a Simone Weil, che vuol essere contemporaneamente un omaggio alla filosofa-scrittrice francese e alle bellezze del nostro Paese. È quella in programma domani, martedì 15 marzo, alle 18 all’Istituto Sangalli di Firenze, in occasione dell’uscita del volume Viaggio in Italia, edito da Castelvecchi.

L’appuntamento prevede prima un dialogo fra la studiosa Gabriella Fiori e i curatori del libro, Domenico Canciani e Maria Antonietta Vito. Seguirà la lettura di alcune fra le lettere più significative della raccolta da parte dell’attrice Silvia Guidi.

Il libro Viaggio in Italia infatti si compone come una raccolta delle lettere che la scrittrice e militante comunista, una delle figure più belle e rivoluzionarie della prima metà del Novecento, scrive durante il suo soggiorno nel nostro Paese. È il 1937 e Simone Weil decide di visitare l’Italia, perché, come scrive ai suoi genitori, «quando si è veramente sognato una cosa, bisogna finire per farla: questa è la mia morale».

Per la giovane filosofa il viaggio è una tregua, che segue le dure esperienze del lavoro in fabbrica e della Guerra civile spagnola, ma anche ispirazione per alcune fondamentali intuizioni: la nozione di forza come chiave interpretativa della storia dell’Occidente; l’interesse per la filosofia e la tragedia greca, di cui traduce numerosi brani per l’amico Jean Posternak; la riflessione sulla bellezza come elemento di mediazione tra realtà umana e realtà divina.

Il volume curato da Canciani e Vito, due fra i maggiori esperti di Simone Weil, attraverso un’accurata ricostruzione narrativa e un puntuale commento delle lettere che Simone Weil invia all’amico Jean Posternak e alla famiglia, aiuta a comprendere in che modo il breve soggiorno in Italia si sia rivelato uno snodo fondamentale nella sua vita e nell’evoluzione del suo pensiero.

 Silvia Guidi [Lorenzo Desiati]
Silvia Guidi [Lorenzo Desiati]
Simone Weil su Firenze – Tra le città che Simone Weil visita durante i suoi due soggiorni in Italia, Firenze è senz’altro quelle che predilige: A questo proposito Weil confida: «Firenze è la mia città. Di sicuro ho vissuto una vita precedente tra i suoi uliveti. Quando ho visto i suoi bei ponti sull’Arno, mi sono chiesta che cosa avessi fatto, lontano da lei, per così tanto tempo. Deve esserselo chiesto anche lei, perché alle città piace essere amate. Qui, c’è ancora una quantità di cose belle che non ho visto, perché io non visito le città, lascio che entrino dentro di me, per osmosi».

A interpretare il pensiero e le sensazioni di Simone Weil sarà Silvia Guidi, attrice fiorentina, diplomata presso il Laboratorio Nove di Firenze e forte di una esperienza a livello nazionale ed internazionale.

Da diversi anni il suo percorso artistico segue una direzione indipendente, tesa a restituire al teatro una potenza evocativa immediata che non si offra all’interpretazione diretta del pubblico ma che piuttosto sussurri al suo inconscio.

[istituto sangalli]

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