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FIRENZE. La giunta ha deliberato in agosto le linee guida per i Piani di Azione Comunale sulla qualità dell’aria. Il Movimento 5 Stelle chiede un aumento delle centraline di monitoraggio e la loro collocazione prossima a impianti e infrastrutture fonte di inquinanti. Presentata una mozione in discussione nel prossimo Consiglio Regionale.
“La qualità dell’aria Toscana deve migliorare. Firenze ha incidenza di PM10 addirittura più di Milano e manca un’adeguata copertura della rete di centraline: troppo poche e spesso lontane dalla principale fonte di inquinamento” segnala Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S vicepresidente della Commissione Ambiente e territorio.
“Arpat chiarisce da sempre come l’inquinamento PM10 derivi soprattutto da biomasse bruciate, traffico stradale e impianti industriali. Si pensi che la consuetudine di bruciare gli scarti vegetali, verde o cosiddetto “umido”, contribuisce nei giorni di superamento dei livelli di guardia fino al 52% della carica inquinante. Per questo la Regione deve promuovere il ritiro gratuito di sfalci e potature per ridurne l’incenerimento e puntare sul recupero di questo materiale straordinario” prosegue il Cinque Stelle.
“Oggi assistiamo al paradosso di territori estesi con due centraline di rilevamento, magari a sospetta distanza da autostrada, inceneritore o area portuale. La qualità dell’aria registrata così produce un dato falsato su quanti inquinanti respiriamo in quel territorio noi cittadini” conclude Giannarelli.
M5S Regione Toscana