FIRENZE. «Ancora violenza annunciata sui treni regionali: fino a quando si dovrà viaggiare su tratte e convogli notoriamente malsicuri senza che nessuno garantisca sicurezza a lavoratori e passeggeri?». Se lo domanda il Presidente del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai, che così interviene sui due nuovi episodi cronaca nera ieri sera ai danni di un ferroviere che, a Firenze, è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dopo essere stato preso per il collo e colpito da un viaggiatore straniero nella stazione di Santa Maria Novella, e questa mattina sul Pisa-Roma – all’altezza di Campiglia – dove il capotreno è stato aggredito e malmenato da un passeggero cui aveva chiesto di esibire il biglietto.
«Quel treno – osserva Mugnai – è noto a tutti per essere quello dei pendolari dell’abusivismo commerciale, ovvero quello con cui gli ambulanti abusivi si recano a vendere la loro merce tra strade e spiagge del litorale tirrenico. Gli stessi agenti delle forze dell’ordine, intervenuti a Campiglia per interrogare i viaggiatori e individuare l’aggressore del capotreno, hanno dovuto desistere dopo essere stati ripetutamente accerchiati e ritrovandosi in minoranza numerica. Adesso l’assalitore senza biglietto non verrà punito, mentre il capotreno si è ritrovato a farsi medicare in pronto soccorso a Grosseto. Eppure chi viaggia abitualmente su certe tratte sa che quotidianamente è esposto al rischio di episodi del genere. Figuriamoci chi ci lavora».
Effettivamente, gli episodi delle ultime ore non sono che la coda di una triste catena: «Non occorre compiere estremi sforzi di memoria – prosegue il capogruppo azzurro – per ricordare che nel luglio scorso, sul treno Livorno-Pisa, una ragazza italiana ha subito violenza sessuale da parte di un extracomunitario. I vandalismi e gli atti di bullismo, poi, sono all’ordine del giorno senza che vi sia, in molte tratte, alcun servizio di videosorveglianza. Siamo al Far West. Tutti lo sanno, ma chi ha competenza non interviene».
Del resto, rincara Mugnai in conclusione, non si interviene se non a pannicelli nemmeno sulle questioni più strettamente legate al servizio: «Lo sconto del 30 per cento sugli abbonamenti di settembre a causa dei disagi di luglio è stato sbandierato come chissà che benefit – attacca – e invece non è che una mancetta rispetto agli enormi problemi patiti dai pendolari in quel mese. Si vede che in giunta non c’è nessuno che si muova in treno: che ne sanno loro della vita quotidiana costellata di disagi e rischi di migliaia di toscani che ogni giorno debbono prendere un treno per andare al lavoro o a scuola?».
[nocciolini]
Buona sera…io non capisco perchè in Italia è così difficile fare le cose più semplici….basterebbe consentire l’accesso alle pensiline, tramite opportune cancellate munite di porte automatiche, solo a chi è in possesso di biglietto…basta condizionare l’apertura del varco alla lettura del biglietto da parte di un lettore ottico….
Poi per quanto riguarda la sicurezza sui treni…sicuramente ci vuole maggiore presenza delle forze dell’ordine e maggiore repressione (e costruiamole ste carceri una buona volta!) ma…mi chiedo cosa fanno mai gli altri passeggeri a parte riprendere il tutto col telefonino….fose vivono su Marte…forse pensano che a loro no…non capiterà….
MassimoScalas