PISTOIA. Oltre cinquanta tra parrucchieri e estetiste della provincia di Pistoia stamani davanti alla Prefettura di Pistoia hanno manifestato in modo gioioso, con chitarra a seguito, cartelli e striscioni il proprio dissenso alla mancata organizzazione generale di una ripresa lavorativa per questi settori, non più procrastinabile.
Tutti riconoscibili per la fruit bianca indossata, rigorosamente con le mascherine indossate si sono dislocati mantenendo la distanza lungo il parcheggio che costeggia la sede della Prefettura di via Pertini ed hanno inscenato una simpatica manifestazione comprensiva di un canto creato ad hoc.
“Non chiediamo sussidi e denaro ma se dovessero venire ben vengano – ha dichiarato Andrea Banci parrucchiere di Quarrata – ma solo di lavorare. Siamo pronti con tutte le precauzioni e i dispositivi del caso”. “Parlo a nome delle estetiste di Quarrata e non solo – ha aggiunto Anna Franceschi – Noi vogliamo riaprire perché i nostri centri sono in totale sicurezza”.
La manifestazione del tutto pacifica e apartitica — “Siamo svincolati da ogni finalità politica” —era aperta a tutti, tengono a precisare i promotori.
Una delegazione del comitato dei parrucchieri e degli estetisti uniti (quattro rappresentanti) insieme al senatore Patrizio La Pietra e alla senatrice Barbara Masini (Forza Italia) che hanno aderito alla manifestazione sono stati ricevuti per circa un’ora dal neoprefetto Gerlando Iorio che si è espresso a favore del lavoro e per quanto può “quella breccia che troverà – ha detto Antonio Cappiello, anche lui parrucchiere a Quarrata – la userà per farci riaprire.
Di concreto ancora non c’è nulla come dato di fatto. Però se tutto procede nella norma e le persone si comportano bene e la curva del contagio continua a diminuire e non riparte questa pandemia si auspica che venga anticipato il momento in cui potremo riaprire le nostre attività. Le date papabili e più attendibili potrebbero essere sia l’11 che il 18 maggio”.
“La loro semplice richiesta: permetteteci di lavorare, vogliamo riaprire garantendo la sicurezza sanitaria di tutti gli operatori, dipendenti e clienti. Una richiesta – ha dichiarato il senatore Patrizio La Pietra (Fdi) – che sostengo in quanto tutte, sottolineo tutte, le categorie hanno il diritto di aprire e lavorare se rispettano i protocolli sanitari anti contagio.
Non si possono far morire alcune categorie solo perché appartengono ad un codice Ateco invece che ad un altro”.
Il comitato è fatto di lavoratori che chiedono la possibilità di riaprire i propri negozi anche a nome delle persone e delle famiglie alle spalle, oltre ai titolari, che vi lavorano.
“Ci sarà come assicurato dallo stesso prefetto – ha concluso Cappiello – una grossa guerra al lavoro in nero che sta facendo più danni alla nostra categoria dello Stato”
Nei giorni scorsi i parrucchieri ed estetisti sono stati ricevuti anche dai sindaci di Quarrata, Agliana, Carmignano e Pistoia.
Andrea Balli
Geplaatst door Antonio Cappiello op Dinsdag 5 mei 2020