PISTOIA. Volantini informativi ed una bottiglia di latte sono stati lasciati questa mattina dai militanti di CasaPound davanti la sede dell’assessorato alla Cultura del Comune di Pistoia nel Giorno del Ricordo in memoria della tragedia delle foibe.
“Nonostante sia stata più volte richiesta, anche in sede istituzionale, una via o una targa in ricordo di questa tragedia, come previsto da una legge nazionale del 2004, l’amministrazione comunale ha sempre fatto finta di niente, limitandosi a poche iniziative di circostanza o addirittura provocatorie come la diffusione nelle scuole del testo dello storico negazionista Giacomo Scotti – accusa il portavoce del movimento Lorenzo Berti in una nota –. Risulta evidente la differenza di trattamento con altre ricorrenze ricche di appuntamenti come il 25 aprile o il 27 gennaio; evidentemente le foibe sono ancora una pagina di storia tabù per la sinistra italiana”.
“La bottiglia di latte che abbiamo lasciato insieme ai volantini – spiega Berti – ricorda l’episodio storico dell’arrivo nel 1947 degli esuli istriano-dalmati, in fuga dai massacri compiuti dai partigiani jugoslavi, alla stazione di Bologna dove i comunisti italiani li accolsero prendendoli a sassate e gettando sulle rotaie il latte destinato ai bambini in stato di disidratazione”.
“Invitiamo tutti – conclude la nota – alla cerimonia che terremo sabato 13 alle ore 16 a Montecatini al cippo commemorativo posto in Corso Matteotti”.
[casapound pistoia]
C’è un misto di di tortuosità e di subdola malafede da parte di tanti, se nel 2016 si deve ancora lasciare ad organizzazioni come CasaPound il monopolio della commemorazione delle foibe, con ciò correndo il serio rischio di svalutare tutto. I veri democratici non devono avere paura di passare da reazionari o chissà che altro se ricordano questo ignobile e luttuoso evento. Il sig. Palmiro Togliatti, servo di Mosca e “tifoso” degli Jugoslavi contro l’Italia è morto da quasi cinquantadue anni. Non si può essere ancora condizionati dal suo sinistro ricordo.
Ferma restando la necessità e la giustezza di ricordare e commemorare sia il 25 aprile che la “Giornata della memoria”; con un po’ più di partecipazione e meno vuota retorica, se possibile, specie per quanto riguarda il 25 aprile.
Piero Giovannelli.
In tutto questo falso buonismo di un tesserato PD con tessera ma senza tessera……..c’è una domanda di fondo: chi è lei per trinciare giudizi ? Le sembra che la vergogna nascosta dal PCI ( adesso PD), sia caduta in prescrizione nelle coscienze? Sarebbe bello, ma non è così. La prescrizione vale solo a sinistra. Bravi Ragazzi di Casa Pound!!!!
Bonacchi!
Non capisco un cavolo di quello che Lei mi vorrebbe dire, e non credo di essere rincoglionito.
Quale buonismo, per piacere! E poi non ho tranciato nessun giudizio; ho semplicemente detto la mia. Posso? Mi sembra poi di non avere alluso neanche un pochino ad eventuali “prescrizioni” della vergogna. Anzi, da come parlo (e non è la prima volta) del sig. Palmiro Togliatti (tanto per citare il nome più in vista di una certa epoca), non vedo con quale parto della fantasia si possa dire che cerco giustificazioni per quella parte politica.
Ho solo detto (e lo ripeto con altre parole) che sarebbe ora che quella che si chiama sinistra smettesse di avere paura di essere tacciata di reazionaria o revisionista se avesse finalmente il coraggio (e lo deve avere) di parlare delle foibe senza reticenze. E quindi, senza lasciare il monopolio dell’argomento a CasaPound, il che finisce per squalificare l’importanza e la tragicità del fatto, la cui condanna deve diventare finalmente unanime, a destra come a sinistra.
Sono stato chiaro?
Piero Giovannelli