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PISTOIA. La Fondazione Luigi Tronci in corso Gramsci 37 a Pistoia, nonostante la complessa e variegata attività svolta, è purtroppo poco conosciuta dai cittadini della nostra provincia.
Paga, in qualche modo, la stessa sorte della Ufip, unica fabbrica artigianale di piatti musicali e strumenti a percussione, famosa nel mondo e ignorata in provincia.
Tuttavia i numeri della Fondazione Tronci, risultati della propria attività, parlano da soli esattamente come i nomi dei batteristi che usano i piatti pistoiesi (Tullio De Piscopo, Charlie Watts, Ringo Starr, Adriano Molinari etc.).
Questa attività a dire il vero si è molto intensificata e diversificata con la collaborazione stabile dell’associazione Culturidea che è stata anche protagonista, se non di un vero e proprio salvataggio della Fondazione, sicuramente di una forte spinta a rimanere attiva e presente sul territorio.
Ma che cosa accade allora a Pistoia in corso Gramsci 37?
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La mattina c’è l’attività didattica per le scuole di ogni ordine e grado con percorsi specifici per i diversi livelli di apprendimento. Queste lezioni sono tenute dal M° Tronci in persona con l’ausilio di percussionisti del calibro di Gennaro Scarpato e Matteo Cammisa.
Gli studenti che nell’anno scolastico 2016/17 hanno partecipato a questa attività sono stati quasi 2000 di cui circa 700 della scuola dell’infanzia.
L’unico ordine di scuola che risulta carente in questo prospetto è la secondaria di secondo grado e su questa si dovrà lavorare. L’attività della Fondazione Tronci però non si limita a quest’aspetto.
Il tardo pomeriggio e la sera essa indossa nuovi e colorati abiti e scrive pagine di musica e cultura sul territorio pistoiese.
Sono state una ventina le serate di teatro e musica classica che si sono colà svolte, mentre sfiorano trenta gli incontri del ciclo Pensando ad Atene con annesse presentazioni di libri e dibattiti.
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In tutto questo non poteva mancare la musica con presentazioni di nuovi progetti e organizzazione di piccoli festival.
In tutto sono state 30 serate con la partecipazione di musicisti del calibro di Riccardo Tesi, Mauro Grossi, Frank Santarnecchi (pianista di Jovanotti), Michele Marini organic Trio, Tarabaralla, Molecole dell’Amore, Alberto Turra and Ivano Saltastrano, Jacopo Fagioli Jazz Quintet, Oronzo Guardione and Cave Jazz Project, Oteme, Bob Jay, BFlat Trio, Nico Gori etc.
Non sono mancati poi i seminari di body percussion di Giovanni Gargini, il teatro di Jacopo Belli ed Elena Vannucci, non sono mancati i libri di poesie, le serate artistiche e di riflessione, non è mancata una splendida mostra di quadri e fotografie con omaggio ad Aristodemo Capecchi ed opere di Stefania Salvatori e Giusy Versace per Pistoia Capitale 2017.
Tutto questo non dimenticando che la Fondazione Luigi Tronci possiede oltre 800 strumenti unici al mondo che vorrebbe porre a disposizione della comunità, ma che mai in questi anni si è saputo, da parte degli amministratori pubblici, individuare uno o più luoghi in cui tutto ciò possa essere reso fruibile alla cittadinanza.
[culturidea]