FONDAZIONE: PERCHÉ NON PENSARE A UN PRESIDENTE “AD HONOREM”?

La sede della Fondazione Caript
La sede della Fondazione Caript

PISTOIA. Ci comunicano che l’avvocato Bujani si è dimesso da membro del Consiglio della Fondazione Caripit.

Dissapori con il Presidente Paci? Non lo sappiamo, anche se, conoscendo solo di sfuggita l’avvocato, ma conoscendone i trascorsi politici, la cosa ci meraviglia assai.

Saremmo tentati di chiedere a lui personalmente le motivazioni delle sue dimissioni, ma confidiamo nella sua indiscussa capacità di uomo pubblico per conoscere se le cause sono di natura strettamente personale, oppure le sue dimissioni sono il terminale di un discorso che è, sì, interno alla Fondazione, ma anche pubblico perché, forse, quando si è stati compartecipi pluridecennali delle scelte e degli indirizzi della medesima, forse al pubblico qualcosa è dovuto.

Questo quotidiano è a completa disposizione per osservazioni, commenti, smentite che l’avvocato Bujani ritenesse dovessero essere portate a conoscenza dei cittadini, il cui denaro è stato speso.

Perché, a parte le considerazioni poco amichevoli che nel tempo abbiamo rivolto al Presidente Paci, siamo anche consapevoli che la Fondazione ha un ruolo nella città e nella provincia: di assoluta preminenza, se non altro per le milionate di euro che ogni anno elargisce e dissemina.

Ci tormenta una domanda per niente maliziosa: nel maggio (?) 2016 il Presidente dovrà lasciare il suo incarico e già noi gli abbiamo suggerito un escamotage per restare al timone (vedi); certamente la sua probabile (e sottolineiamo probabile) cessazione dall’incarico di Presidente potrebbe avere mosso le acque specialmente in qualche giovane rampante che, nella conduzione della Fondazione, potrebbe intravedere un trampolino di lancio per future carriere politiche. Quella carriera politica che al Prof. Paci è stata negata con una solenne “trombatura politica” quando ancora la Fondazione non esisteva – ma se ci fosse stata…

La nuova lingua italiana
La nuova lingua italiana

Qui apro, se mi è concesso, una personale parentesi. Sono certo che il Presidente Paci non mi querelerà per avere usato il termine “trombato politico”, perché sa che questo termine viene gergalmente usato senza finalità offensive e che adesso questo termine è stato soppiantato dal verbo “asfaltare”, secondo il vangelo laico del bomba Matteo (Renzi).

Anzi, se può farmi un piacere, dica a un suo membro del consiglio (o membro è… offensivo?) che per tale espressione mi ha querelato, che Lui non lo avrebbe mai fatto perché persona adusa ad accettare gli onori e gli oneri che la sua carica comporta, e soprattutto perché i fatti della sua avventura politica parlano chiaramente.

Se farà ciò che sto chiedendo, che è poi piccola e ragionevole cosa, io contraccambio con un’altra ipotesi affinché Paci possa restare al timone della Fondazione: faccia modificare lo Statuto e crei la figura di Presidente ad honorem. Resterebbe in sella e tanti sarebbero costretti a scendere dal cavallo. Che ne pensate?

E per terminare, avocato Bujani, Linee Future è, ripetiamo, a sua disposizione.

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