FONDAZIONE TRONCI: OMAGGIO A ALDA MERINI

Alda Merini
Alda Merini

PISTOIA. Il 16 giugno presso la Fondazione Luigi Tronci in corso Gramsci 37 a Pistoia alle ore 21.15 ci sarà una serata interamente dedicata alla grande poetessa milanese.

L’evento rientra nel Festival “Percussioni di Cultura” che Associazione Culturidea e Fondazione Tronci hanno apprestato per questo giugno e che ha già visto due eventi di notevole successo il 28 maggio e 5 giugno ultimo scorso.

Martedì 16 giugno Culturidea ha fortemente voluto questa serata realizzata da Maria Celeste Benedetto, da sempre attenta alla figura di Alda Merini, che ha voluto inserire nel contesto poetico anche momenti di musica ed incursioni nel mondo della canzone d’autore italiana e straniera.

Le letture saranno a cura di Beatrice Papi, mentre Luciano Vannucci accompagnerà al pianoforte, Valentina Marassini e Federico Ricci si esibiranno rispettivamente al flauto traverso e violino.

Una lirica di Alda Merini
Una lirica di Alda Merini

Una serata interessante quella che coniugherà appunto una canzone d’autore spesso visitata dalla poesia con la ricerca lo scandaglio interiore di Alda Merini.

Si potrà trovare il 16 giugno una poetessa che tra le pieghe dell’esperienza quotidiana della fatica, della paura, del dubbio, incontra un Dio compagno di viaggio, capace di comprendere gli affanni, compatire le cadute, farsi vicino all’essere umano in quanto egli stesso impotente e sofferente. Una poetessa che cerca di scoprire Dio entro il limite umano, dedicando uno spazio privilegiato a Maria, quale paradigma e metafora della stessa Merini.

Maria Celeste Benedetto
Maria Celeste Benedetto

La serata consentirà ai curiosi di conoscere questa artista come una delle personalità poetiche più particolari nel panorama letterario italiano contemporaneo, la cui recente rivalutazione critica è stata avviata da Maria Corti che, durante gli anni novanta, ha curato due importanti antologie di liriche meriniane.

La vita di Alda è stata molto tormentata e, come molti sapranno, la donna ha vissuto per lunghi periodi di tempo in diversi ospedali psichiatrici. Dopo la fine della guerra, rientrando a Milano dopo essersi completamente ristabilita dalla malattia, la poetessa conosce il letterato Giacinto Spagnoletti. Grazie a questo incontro, inizia il periodo più importante per la sua espressione poetica: il primo vero approccio con l’ambiente letterario milanese.

[culturidea]

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