fondazione tronci. SI CANTA E SUONA IL MISSISSIPI CON I FIORENTINI GUTBUCKETS

I thegutbuvkets

PISTOIA. Una musica che evoca il grande fiume statunitense che bagna e disseta gli Stati ove è nata la tradizione americana più originale sarà protagonista domani giovedì 29 novembre a partire dalle 21.30 in corso Gramsci 37. A fare da padrone della serata sarà proprio questa tradizione del Mid South a stelle e strisce che tanto è amata dall’Associazione Culturidea che ormai da un decennio ha stretto un patto di ferro con il Porretta Soul Festival, autentica icona europea del genere.

I Gutbuckets, Mario Evangelista, Valerio Mazzoni, Maurizio Costantini, Giovanni Gargini, in scena  doman 29 novembre alla Fondazione Tronci, sono una band con base a Firenze che compone brani originali e arrangia classici della tradizione musicale afroamericana, in particolar modo degli anni Venti e Trenta, con una particolare attenzione alle forme di questa musica provenienti dalle zone di New Orleans e del Delta del Mississippi.

La musica blues in Italia si è cominciata a conoscere nella prima metà del novecento, una delle prime canzoni italiane, nel 1919, si intitolava proprio Scettico blues. Durante il fascismo la musica straniera, soprattutto quella afroamericana, era mal vista. Mussolini aveva proibito la diffusione della musica americana e del jazz. Però era difficile impedire tutto. Così i grandi classici potevano circolare a patto di essere eseguiti da orchestre italiane e con titoli italiani: ecco perché ‘Saint Louis Blues’ diventò ‘Tristezze di San Luigi’ interpretata tra gli altri dal Trio Lescano e Natalino Otto.

La band fiorentina

La diffusione di questo genere subì quindi un forte rallentamento, fino alla fine del secondo conflitto mondiale quando si diffuse sul territorio nazionale grazie soprattutto alla presenza di soldati americani e a orchestre come quella di Luciano Fineschi con cantanti come Roby Castiglione, Gisella Ferrini, Franca Duccio, Enzo Oliva.

Tornando ai Gutbuckets, la band che farà rivivere quel fantastico intreccio presente nella musica del Mississipi dobbiamo dire è composta da Mario Evangelista (voce, chitarra acustica, dobro, mandolino), Valerio Mazzoni (tromba), Maurizio Costantini (contrabbasso) e Giovanni Gargini (batteria, washboard).

Recentemente la band è stata headliner del palco acustico di uno dei più prestigiosi festival del blues italiano, Blues Made In Italy ed è inoltre stata apprezzata anche dal portale musicale rockit.it, che ha insignito Gasfre Rag del titolo di “disco del giorno”.

Per Culturidea e Fondazione Luigi Tronci questo concerto è un momento di riflessione e preparazione all’ultima fase dell’anno in tutte le forze si concentreranno sul trittico di eventi del 5,6,7 dicembre e poi sulla pubblicizzazione del nuovo calendario in allestimento che prevede eventi fino alla fine dell’aprile 2019.

[culturidea]

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