FIRENZE. Zaira con i ragazzi di di Villa Lorenzi ma anche Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, i ragazzi de “I Sipario, ma anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, gli artisti di strada Ramin, Anatoli e Natalia ma anche il presidente del consiglio regionale, Eugenio Giani, i coniugi Bacciotti, della omonima fondazione che tanti meriti ha acquisito nel campo dei bambini affetti da gravi malattie, ma anche Stefania Saccardi, assessore regionale alla salute.
Già le presenze indicano il senso della cena evento promossa dalla Fondazione Filippo Turati per lunedì 21 novembre, all’Obihall di Firenze.
Sarà una serata, nella quale, il mondo dell’assistenza ai soggetti fragili per età, condizioni di salute e condizione sociale, vorrà ribadire i sentimenti di solidarietà che ispirano l’impegno contro l’emarginazione e l’esclusione. E i rappresentanti delle Istituzioni, con la loro presenza, renderanno testimonianza che nessuno può tirarsi fuori. Non a caso il tema è: “Una città di tutti. Nessuno escluso”.
A meno di due settimane dall’appuntamento, noi tutti della Fondazione Turati (amministratori, dirigenti, operatori) viviamo sentimenti contrastanti ed egualmente forti. Da un lato la soddisfazione per la risposta della città di Firenze: i 120 tavoli di 10 coperti ciascuno, si sono volatilizzati.
Stiamo raschiando il barile per garantire di potere essere presenti al maggior numero possibile di coloro che ancora non avevamo contattato e che non vogliono mancare (peccato che il teatro, pur capiente, non consenta un numero maggiore di 1200). A dispetto di questo grande risultato, siamo in trepidazione: “filerà tutto liscio”?
I presentatori della serata (Kagliostro e Graziano Salvadori) sono bravissimi e sperimentati. E così il cantautore Riccardo Azzurri, il coro dei ragazzi de “I Sipario, l’attrice Monica Menchi, gli artisti di strada. Ma da tutte queste tessere deve venire fuori il mosaico di una manifestazione che deve al tempo stesso essere brillante e divertente e dare il significato profondo della solidarietà. Questa è la cosa che conta. Più ancora della informazione che doverosamente vogliamo dare ai fiorentini sui progetti della Fondazione Turati per Firenze. Incrociamo le dita.
[cariglia – fondazione turati onlus]