
PISTOIA. A seguito della giornata contro la violenza sulle donne, doveroso ricordare la giornalista e scrittrice senese Giuliana Massari Dal Pozzo che nel 1988, in tempi in cui specie la violenza domestica non era tema del giorno, fonda a Roma il Telefono Rosa, sportello temporaneo del Comune finalizzato a raccogliere le richieste di aiuto.
Una donna indubbiamente lungimirante, scomparsa nella Capitale all’età di 91 anni, quando Telefono Rosa è divenuto oggi una realtà radicata sul territorio con sedi in tutta Italia, effettuando attività di formazione alla cultura anti-violenza di genere, oltre che la tradizionale accoglienza telefonica attraverso il numero istituzionale 1522.
Massari Dal Pozzo nasce a Siena nella contrada dell’Oca il 28 maggio 1922, lavora nelle redazioni dell’Unità e di Paese Sera tra la fine degli anni Sessanta ed i Settanta, affiancando e poi sostituendo la giornalista toscana Miriam Mafai alla direzione del settimanale “Noi Donne”: organo ufficiale dell’Unione Donne Italiane fondato nel 1944, esperienza nella quale vive il picco della diffusione del periodico che diviene il punto di riferimento delle donne militanti.
Con lei dunque la rivista anticipa i temi del femminismo, fenomeno al tempo ancora sotterraneo nella società italiana, rispondendo per oltre un ventennio alle lettrici tramite la rubrica di posta in redazione “Parliamone insieme”, con la quale e con la rivista in generale Massari Dal Pozzo affronta le questioni come il divorzio, l’aborto, l’uso degli anticoncezionali. I funerali si sono tenuti a Roma il 15 dicembre 2013.